20 Settembre 2021 - 15:54

Canarie: situazione critica dopo l’eruzione del vulcano Cumbre Vieja

Canarie

Continua l’eruzione vulcanica al parco naturale di Cumbre Vieja, a Las Manchas alle Canarie, case distrutte e almeno cinquemila sfollati

Le Canarie sono alle prese con una situazione che di ora in ora diventa sempre più critica. “Due fessure, a circa 200 metri di distanza, e otto bocche di lava”, è l’analisi degli esperti impegnati a monitorare l’eruzione del vulcano Cumbre Vieja. Sull’isola de La Palma è emergenza con tanto di piano di evacuazione già completato. Sono circa cinquemila i residenti allontanati.

Il monitoraggio del vulcano Cumbre Vieja è stato illustrato dal direttore tecnico del Piano di prevenzione del rischio vulcanico delle Isole Canarie, Miguel Angel Morcuende. Durante la conferenza stampa ha reso note le dinamiche dell’eruzione. 

Il magma avanza

Il fiume di magma è già entrato nel comune di Los LLanos de Aridane attraversando l’autostrada LP2, ha affermato Morcuende, e, secondo le simulazioni effettuate dal National Geographic Institute, la lava potrebbe colpire i villaggi costieri di La Bombilla e Puerto Naos. Morcuende ha anche parlato delle otto case scomparse sotto la lava e ciò ha reso necessario l’evacuazione di tutti i residenti in zone a rischio. Il tecnico ha anche specificato che continua la deformazione della superficie, salita a 19 centimentri, e che il contributo magmatico è in grado di produrre nuove crepe. 

L’eruzione continuerà per settimane

Il governo regionale ha riferito su Twitter che, per ora, non sono attese nuove fuoriuscite di materiale incandescente. L’attività potrebbe, tuttavia, durare “diverse settimane o alcuni mesi”, a causa della presenza di un secondo serbatoio di magma situato da 20 a 30 chilometri sotto la superficie. A riferirlo è il coordinatore scientifico dell’Istituto Vulcanologico delle Canarie, Nemesio Pe’rez.