Canzoni italiane contro la violenza sulle donne
Oggi vi proponiamo un viaggio attraverso le canzoni italiane che raccontano la violenza sulle donne. Le parole di Mia Martini, Ermal Meta..
Oggi, 25 novembre 2020, si celebra la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Per l’occasione abbiamo deciso di raccontare questo delicatissimo tema attraverso alcune canzoni italiane. Con cura ci siamo soffermati non solo sul dolore, sulla paura e sulla vergogna che ogni giorno migliaia di donne subiscono, ma abbiamo voluto mettere in risalto anche la forza, la voglia di rivalsa e il coraggio che da sempre sono valori che ci contraddistinguono.
Un viaggio attraverso le canzoni che raccontano diverse sfaccettature della violenza sulle donne. Analizzeremo la donna equiparata ad un oggetto, le denunce che spesso non salvano la vita, la violenza dagli occhi di un bambino, la violenza psicologica, la voglia di rivalsa nei confronti dell’aguzzino, il coraggio di dire “no” e infine, il punto di vista dell’uomo che uccide “per il troppo amore”.
Donna – Mia Martini
“Donna” è un brano scritto da Enzo Gragnaniello per Mia Martini e pubblicato nel 1989, stesso anno di uscita di una delle canzoni italiane più belle in assoluto: “Almeno tu nell’universo“. Con questo brano l’autore ha messo in risalto un particolare comportamento degli uomini: essi si avvicinano alle donne e le considerano solo un mero oggetto sessuale.
“Donna come l’acqua di mare chi si bagna vuole anche il sole. Chi la vuole per una notte. C’è chi invece la prende a botte”
La signora del quinto piano – Carmen Consoli
Con “La signora del quinto piano” Carmen Consoli racconta la vicenda di una donna che ha avuto il coraggio di denunciare ma questo, ancora una volta, non è bastato. Non è bastato perchè nonostante le sue denunce è stata uccisa e murata in bagno. I funzionari della questura le avevano risposto “Non v’è ragione alcuna di aver paura” ma lei sapeva cosa sarebbe successo. Nel brano la signora descrive passo dopo passo il modo in cui l’avrebbe uccisa.
“La signora del quinto piano fu ritrovata murata nel bagno. Quella lettera di un anno prima, la prova schiacciante lasciata in questura. Lei scriveva con precisione il rituale di sepoltura ma non vi era alcuna ragione di avere paura, di avere paura”
Vietato morire – Ermal Meta
“Vietato morire” è il brano con cui Ermal Meta si è presentato al Festival di Sanremo nel 2017. Il singolo racconta la violenza dagli occhi di un bambino che vede la madre vittima di numerose percosse da parte del compagno. Si tratta di un racconto autobiografico in cui Ermal ritorna bambino e ricorda tutti i momenti in cui ha assistito alla ferocia del padre nei confronti suoi e della madre. Avrebbe potuto incattivirsi con gli anni ma non l’ha fatto perchè quel dolore l’ha trasformato in forza. Nella vita possiamo scegliere da che parte stare e questo ne è l’esempio.
“E la paura frantumava i pensieri che alle ossa ci pensavano gli altri. E la fatica che hai dovuto fare da un libro di odio ad insegnarmi l’amore”
Gesù Cristo sono io – Levante
“Gesù Cristo sono io” è un brano di Levante, terzo estratto dall’album “Nel caos di stanze stupefacenti”. La cantante paragona le umiliazioni, le mortificazioni e la violenza subite dalle donne, da parte degli uomini che dicevano di amarle, a quelle subite da Gesù. Si tratta di un fortemente metaforico in cui la cantante racconta che Gesù Cristo si trova in tutte le donne abbandonate, mortificate, e umiliate.
“Per tutte le spine del mondo, i chiodi piantati nel cuore. Questo è il mio sangue, questo è il mio corpo li porto via amore”
Nessuna Conseguenza – Fiorella Mannoia
Fiorella Mannoia è da sempre stata molto attenta alla tematica contro la violenza sulle donne e, questa volta, vi proponiamo “Nessuna Conseguenza“. L’uomo crede di avere un potere assoluto sulla donna e di poterla manipolare a suo piacimento ma ciò che non sa è che la donna ha avuto il coraggio di liberarsi e di rivoltarsi. La parola chiave di questo brano è sicuramente “CORAGGIO“.
“Guardandomi ogni volta dall’alto verso il basso, perché non pensavi che avrei avuto un giorno il coraggio”
Io di te non ho paura – Emma
Con “Io di te non ho paura” Emma racconta una storia di presa di coscienza di se stessi dove la voglia di dire “NO” prevale sulla paura, la vergogna e l’umiliazione. Nel ritornello con un urlo liberatorio canta “io di te non ho paura” per liberarsi da tutto ciò che la tiene legata al suo aguzzino che non è altro che il suo compagno.
“Io di te non ho paura e tu di noi che cosa vuoi sapere ancora, che di te non ho paura ma tu di noi che cosa vuoi sapere ancora”
Colpo di pistola – Brunori Sas
Un brano molto interessante è “Colpo di pistola” di Brunori Sas che racconta il tema della violenza sulle donne dal punto di vista dell’aguzzino. È forse la prima volta, che in una canzone italiana, si mette in evidenza il modo con cui l’autore delle violenze cerca di minimizzare i suoi gesti arrivando a dire: “Forse l’ho amata troppo e troppo non si può“. Il brano si conclude con i drammatici versi: “E poi perché l’ho fatto non lo so. Forse per non sentire ancora un altro no uscire dalla sua bocca dorata. Prima l’ho uccisa e dopo l’ho baciata”.
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