Caos aeroporti in tutta Europa: luglio da incubo per i viaggiatori
Aeroporti europei al collasso: luglio da incubo per tantissimi viaggiatori. Mancanza di personale e scioperi paralizzano il traffico aereo
Decollare a luglio sarà una vera e propria impresa: sono giorni di caos, proteste e malumori in gran parte degli aeroporti europei. Negli ultimi 15 giorni sono 41mila i voli cancellati dalle compagnie aeree tra il 1 luglio e il 30 settembre. Una vera e propria “ecatombe” di trasporti aerei causata dalla mancanza di personale, allontanato nel corso della crisi Covid e mai reintegrato, e dai conseguenti scioperi che hanno paralizzato i maggiori scali del Vecchio Continente.
Tra le compagnie maggiormente coinvolte ci sono Lufthansa, Eurowings, Swiss Airlines, Brussels Airlines, Austrian Airlines, Ryanair, Easyjet e British Airways. Cancellazioni, ritardi e file interminabili: un inizio estate da incubo che sembra indirizzato a peggiorare nel prossimo mese. Nel caos europeo, però, l’Italia sembra aver risentito solo in parte dei disagi che hanno invece messo in ginocchio il resto dei Paesi. Secondo quanto riferito da Pierluigi Di Palma, presidente dell’Enac, l’Italia si era preparata a questo tipo di scenario.
“La politica adottata e il governo – spiega Di Palma – hanno consentito con la cassa integrazione e con 800 milioni di aiuti di mantenere il personale aeroportuale”.
Tra le città maggiormente danneggiate in Europa c’è Parigi, i cui scali sono stati sommersi da passeggeri nei giorni scorsi, tanto da rendere difficoltoso anche l’arrivo in aeroporto. E per non farsi mancare nulla, a Charles de Gaulle più di 1500 bagagli sono stati lasciati a terra a causa di un malfunzionamento del sistema.
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