19 Giugno 2023 - 09:51

Caro mutui, rialzo della Bce: raddoppiano le rate dei nuovi mutui a tasso fisso

Il caro mutui non si ferma: le rate dei nuovi mutui a tasso fisso sono destinate a raddoppiare nel corso del 2023

mutui prima casa

La Banca centrale europea (Bce) ha deciso di alzare i tassi di interesse di 25 punti base portando il tasso di riferimento al 4%, il tasso sui depositi delle banche presso la Bce al 3,50% e quello per la lending facility al 4,25%, a comunicarlo l’Istituto centrale europeo. Ma il caro mutui è destinato a proseguire arrivando sui nuovi prestiti a tasso fisso anche al 6%.

Questa la previsione della Fabi (Federazione autonoma bancari italiani) che fa il punto su tutti i costi a carico delle famiglie alle prese con l’acquisto della casa o con il pagamento delle somme già accordate. Secondo il sindacato, le rate dei nuovi mutui a tasso fisso sono destinate a raddoppiare nel corso del 2023, mentre quelle dei mutui a tasso variabile dovrebbero salire del 55-65%.

Per un mutuo a tasso fisso da 200.000 euro di 25 anni – sempre come riporta Fabi – (il tasso medio applicato dalle banche potrebbe essere superiore al 6%), la rata mensile sarà di 1.304 euro; per un prestito da 100.000 euro, sempre di 25 anni, col tasso al 5,3%, la rata mensile sarà, invece, di 609 euro. Sono i calcoli della Fabi alla luce del nuovo rialzo della Bce. Per i vecchi mutui, invece, nessuna differenza per il tasso fisso, mentre le rate a tasso variabile hanno subito aumenti fino al 70%.

E per chi volesse accendere ora un mutuo? Secondo il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, la convenienza è da ricercare sempre e comunque nel tasso fisso

“Rispetto a qualche tempo fa siamo passati da un tasso pari all’1,6% a offerte che arrivano, oggi, anche fino al 6%, ma in prospettiva, fra qualche anno, quanto i tassi verosimilmente caleranno, un contratto di finanziamento sottoscritto a tassi alti si potrà chiudere, con una surroga, e ottenere condizioni più favorevoli”, spiega il segretario generale della Fabi.