20 Aprile 2016 - 17:54

Coldiretti tour 2016: le raegioni del cuore

coldiretti

Si è tenuto a Napoli, nelle giornate del 19 – 20 aprile, il primo convegno della Coldiretti giovane impresa: TOUR 2016 le raegioni del cuore

[ads1]

Nella giornata di ieri, i rappresentanti della Coldiretti, dopo una breve introduzione del lavoro svolto nell’anno 2015, hanno descritto i successi:  la scommessa vinta all’expo, la richiesta della diminuzione dell’iva che attualmente è al 10%.

Il Presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, al primo convegno dei giovani imprenditori, parla di un’agricoltura sostenibile, dove l’obiettivo principale è quello di produrre bene nel rispetto dell’ambiente e dei lavoratori. Questo, è un modello dove l’Italia è leader, grazie ad un paese che offre una molteplicità di colture.

Gli obiettivi del Presidente Moncalvo sono cinque: 1- campagna amica ( aumentare il fatturato e i posti di lavoro); 2- progetti di filiera; 3- multifunzionalità; 4- innovazione; 5- diventare partner di riferimento ai nostri soci.

Secondo le statistiche, il 77% degli italiani nel comprare un prodotto si sente sicuro da un marchio degli agricoltori italiani e il 60% è soddisfatto del tutto nei servizi offerti da Coldiretti.

Il Presidente Coldiretti Campania, Gennarino Masiello, ricorda l’accordo tra Coldiretti e la Philip Morris, che ha permesso ai produttori di tabacco ( la Campania è leader in Italia per produzione) di conoscere i propri interlocutori e di avere certezza nei contratti. Ma secondo Masiello, la nuova Coldiretti deve puntare sulla consulenza dei strumenti: supporti informatici ed accordi codificati con i consulenti esterni.

La giornata è proseguita con un dibattito tra imprenditori e rappresentanti, dove si è dato voce alle difficoltà che devono affrontare tutti i giorni le imprese agricole, come burocrazia e sostegno nella filiera.

Possiamo concludere la giornata di ieri con l’affermazione di Masiello: “C’è tanto lavoro da fare”.

Nella giornata di oggi, invece, svoltasi al Palabarbuto di Napoli, il segretario generale Vincenzo Gesmundo, apre il dialogo verso una nuova Coldiretti, sulle nuove sfide da vincere, i temi sono: credito, legalità, servizi alle imprese ed innovazione.

Questo incontro, è servito per difendere la dieta mediterranea e i prodotti italiani, evidenziando la differenza di qualità da schifezze low cost e speculazioni da parte dall’Unione Europea che mettono a rischio la produzione di grano, pomodoro, olio extravergine e mozzarella italiane.

Tema scottante è stato la Blacklist dei cibi più contaminati presentata sulla base delle analisi condotte dall’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) nel Rapporto 2015 sui Residui dei Fitosanitari in Europa.

Nella lista rientra il broccolo proveniente dalla Cina, il prezzemolo dal Vietnam, basilico dall’India, meloni e i cocomeri importati dalla Repubblica Dominicana, in quanto in questi Paesi è permesso l’uso di pesticidi pericolosi per la salute che sono vietati in Europa.

L’agricoltura italiana è la più green d’Europa, vi è il divieto all’utilizzo degli ogm, il maggior numero di aziende biologiche e il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari.

Negli stand esposti nel piazzale, una grande manifestazione con spettacolo di pizzaioli acrobatici, preparazione della mozzarella da parte dei casari e il mercato di campagna amica.

Due giornate dedicate ai giovani e all’agricoltura sostenibile che offre lavoro e prodotti di qualità.

[ads2]