9 Dicembre 2022 - 09:36

Contante costa di più. A rivelarlo uno studio Banca d’Italia

Uno studio del Capo della ricerca economica, Fabrizio Balassone rileva che il contante costa di più rispetto a bancomat e carte di credito

cuneo fiscale Palermo

Uno studio condotto da Banca d’Italia e precisamente dal Capo della ricerca economica Fabrizio Balassone rivela che la gestione del denaro contante per gli esercenti costa di più.

Lo studio, intitolato “Il Costo sociale degli strumenti di pagamento in Italia” chiarisce come il contante che generalmente viene percepito come il mezzo di pagamento più economico da imprese ed esercenti, se commisurato ad ogni singola transazione (0,19 euro), in realtà è più costoso tenendo conto del suo costo privato. La gestione del contante infatti prevede maggiori oneri in termini di sicurezza (es. furti, trasporto, valori, assicurazione).

Dallo studio risulta inoltre che gli esercenti accettano maggiormente le carte di pagamento, mentre le imprese bonifici e addebiti diretti. Poi dal 2009 in poi risulta anche una diminuzione importante dei costi di accettazione delle carte con l’entrata in vigore del relativo regolamento. Anche il costo dell’operazione appare più basso in termini percentuali sull’importo transatto rispetto alla stessa operazione in contanti.

Il risultato dell’indagine infine attesta un risparmio complessivo sulle risorse per la produzione e l’utilizzo dei mezzi di pagamento – grazie anche allo sviluppo della tecnologia – con la migrazione verso i pagamenti elettronici. Le commissioni bancarie rappresentano la componente principale dei costi delle carte, a fronte di minori oneri gestionali interni relativi alla riconciliazione grazie alla contestualità tra pagamento ed emissione ricevuta o scontrino fiscale.