Coronavirus: in discoteca si ballerà a distanza di due metri
Quest’estate si potrà ballare solo all’aperto e mantenendo due metri di distanza: come cambia l’idea di discoteca ai tempi del Coronavirus
La conferenza Stato-Regioni ha presentato ieri al Governo le linee guida per la riapertura di discoteche, piscine e centri termali dopo lo stop imposto dal Coronavirus. Partendo dal primo punto, il protocollo prevede che la discoteca contingenti gli ingressi in modo da garantire un metro di distanza tra gli utenti (due tra quelli che si trovano sulla pista da ballo).
Fatta salva la necessità di incentivare la prenotazione online e di preferire spazi all’aperto, tra le prescrizioni c’è anche il divieto assoluto di consumare i drink al bancone. Il servizio guardaroba potrà essere invece garantito a patto che gli indumenti siano conservati in appositi sacchetti.
Per la riapertura di piscine e centri termali, la conferenza Stato-Regioni propone che siano garantiti almeno sette metri quadrati di acqua laddove sia consentita l’attività natatoria, quattro dove invece questa attività non è consentita. Le attività di gruppo come acquagym potranno essere svolte garantendo la distanza interpersonale di due metri. Gli avventori di centri termali dovranno invece per il momento fare a meno della sauna, a meno che questa non sia ad uso esclusivo.
Lunedì 15 Giugno, dopo lo stop imposto a Marzo dal Coronavirus riapriranno anche cinema e teatri: in questo caso, dovrà essere garantita tra gli utenti la distanza interpersonale minima di un metro, a meno che questi non appartengano allo stesso nucleo familiare o che i posti non siano già opportunamente divisi da pannelli in plexiglas. Con la bella stagione riprenderanno anche i tour alla scoperta della nostra Italia: tra le altre prescrizioni, le guide turistiche saranno tenute a conservare il registro dei partecipanti per 14 giorni.
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