5 Maggio 2021 - 16:23
Coronavirus: linee guida per la riapertura di piscine e palestre
Il Coronavirus ha bloccato l’economia del paese e Mario Draghi ha fretta di rimetterla in moto. Questo il calendario delle riaperture
L’economia italiana è in ginocchio a causa del Coronavirus. Piscine e palestre sono chiuse da ormai troppo tempo e il premier Mario Draghi ha fretta di ripartire. Settimana prossima il governo si riunirà nuovamente per ponderare meglio l’andamento delle varie riaperture.
Le date
- 15 maggio – La decisione di Roberto Speranza di non rinnovare l’ordinanza che impone il confinamento vedrà la sua realizzazione in data 15 maggio. La prima norma a cadere sarà quella inerente alla quarantena obbligatoria di 5 giorni per chi entra in Italia da un paese dell’Unione Europea. Nella stessa data cadrà anche il divieto (in zona gialla) di frequentare piscine pubbliche e private che per il momento vedranno la loro riapertura soltanto all’aperto.
- 17 maggio – In questa data potrebbe vedere la fine anche il coprifuoco per il Coronavirus alle ore 22. Al governo è ancora scontro, con Matteo Salvini che punta a farlo saltare già il 10 maggio. Al momento le ipotesi più concrete sembrano essere due: slittamento del coprifuoco alle ore 23 (come proposto dalle Regioni al governo) oppure totale eliminazione del coprifuoco tra metà maggio e i primi di giugno. Orientativamente la data indicata per lo slittamento/eliminazione del coprifuoco sembra essere il 17 maggio.
- 1 giugno – Dal 1 giugno sarà possibile ritornare a frequentare in zona gialla attività sportive anche all’interno di luoghi al chiuso (palestre e piscine) ma senza possibilità di utilizzare gli spogliatoi. Nella stessa data potrebbe tornare il pubblico sugli spalti (sempre nelle zone gialle) per gli eventi sportivi di livello agonistico riconosciuti dal Coni e dal Comitato Paraolimpico.
- 15 giugno – In zona gialla a partire dal 15 giugno potranno nuovamente vedere la luce le fiere.
- 1 luglio – Dal 1 luglio (con la situazione Coronavirus sotto controllo) sarà possibile organizzare in zona gialla, oltre alle fiere, anche convegni e congressi «nel rispetto dei protocolli e delle linee guida di settore». Potrebbero vedere la riapertura al pubblico anche i centri termali.
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