3 Marzo 2021 - 17:19

Coronavirus, tutta Italia in zona Rossa? Le parole di Bertolaso

speranza, pandemia

Le parole di Guido Bertolaso sulla situazione del Coronavirus in Italia sono catastrofiche. Bonaccini: ‘Rischiamo di essere travolti’

Guido Bertolaso, consulente del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, interviene in una conferenza stampa a Palazzo Pirelli in merito alla situazione Coronavirus in Italia. “A me sembra che tutta Italia, tranne la Sardegna, si stia avvicinando a passi lunghi verso la zona rossa. La Lombardia, per quello che ha passato nei mesi scorsi, è più vulnerabile rispetto ad altre regioni, ma non sono preoccupato per questa regione. È fuori discussione che bisogna vaccinare. Si può fare molto di più rispetto a quello che già stiamo facendo rispetto a questa situazione. Bisogna andare a Bruxelles a battere i pugni”.

La risposta del presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini: “Il contagio è partito molto più veloce di prima a causa delle varianti. Se questa crescita, avvenuta in 10-15 giorni, non trova un’accelerazione nella risposta rischiamo di essere travolti. Noi come altre parti d’Italia”. E ancora sul Coronavirus: “Dobbiamo contrastare e circoscrivere il contagio con misure più restrittive su indicazioni che la sanità regionale ci dà. Senza misure la curva continuerebbe a crescere. Rispetto alle precedetti volte le limitazioni della zona arancione classica non bastano più, per come il virus corre rapidamente. Dobbiamo stringere oggi e farlo subito per augurarci di non farlo più dopo”.

Sull’ipotesi di un Piemonte in zona rossa, il presidente della regione Alberto Cirio afferma: “I numeri del pre report arriveranno stasera. I valori sia sulle terapie intensive che ordinarie sono ancora sotto soglia, pur registrando un incremento. Quindi, nonostante non si siano ancora accese le spie dell’allarme, abbiamo una situazione che ci dice che quotidianamente le cose stanno peggiorando. Per questo, come abbiamo iniziato a fare con le zone rosse e faremo ancora nei prossimi giorni, dobbiamo essere pronti a intervenire chirurgicamente laddove necessario”.