27 Aprile 2020 - 18:47

Coronavirus, Zaia: “Si ad attività motorie e spostamenti verso seconde case”

Fase 2

Il Governatore del Veneto accelera su fase 2 e apre alle attività motorie all’aperto, agli spostamenti verso seconde case e alle barche. La Lombardia vuole aprire le chiese

Luca Zaia preme sull’acceleratore e spiega come il Veneto farà da apripista ad una serie di norme che riporteranno un minimo di normalità nelle città. Il Governatore leghista ha illustrato l’ordinanza che allenterà alcune restrizioni nella regione. 

“Bisogna aprire, – ha introdotto Zaia –  non si può protrarre il sacrificio così a lungo, lo strappo del governatore. Non possiamo diventare un laboratorio o delle cavie, dobbiamo anche vivere. Noi non cerchiamo le prove muscolari, cerchiamo di dare un aiuto ai cittadini”

In Veneto già da diversi giorni è consentito fare attività all’aria aperta e girare in città in bici, sempre con il divieto di creare assembramenti o di stazionare in un luogo per un tempo prolungato.

Nelle prossime ore, invece, sarà consentito anche lo spostamento individuale su tutto il territorio regionale per recarsi alle seconde case di proprietà o alle imbarcazioni ormeggiate al di fuori del Comune di residenza per la manutenzione e la riparazione.

Questo è quanto previsto nella nuova ordinanza che  entrerà in vigore alle ore 6.00 di domani. “Non penso sia un’azione criminale dare la possibilità ai cittadini di prendere la pizza. Non potresti farlo – ha dichiarato Zaia – ma puoi andare in farmacia o al supermercato. Se si prosegue con questo approccio non ne veniamo fuori. Il mio è un appello a rivedere le misure, penso che la violenza non serva a nulla, ma questo  è il sistema migliore per alimentare il conflitto sociale”.

Intanto la regione Lombardia con una nota dice di essere al lavoro per la riapertura delle chiese. Ecco la nota ufficiale: “La Regione Lombardia è al lavoro con Prefettura, Comune e Arcidiocesi di Milano per sostenere la possibilità di riaprire le chiese per le celebrazioni religiose in una cornice di massima sicurezza, all’insegna del distanziamento e dell’uso dei dispositivi di protezione.  L’auspicio è quello di giungere al più presto ad una soluzione condivisa che possa tenere conto tanto delle esigenze di cautela, quanto della necessità di tornare a garantire il diritto di culto ai cittadini”