Corte costituzionale: ammessi 4 referendum sulla giustizia
Corte Costituzionali: sono ammessi 4 referendum sulla giustizia. Bocciato il referendum sulla cannabis legale
La Corte Costituzionale ha ammesso quattro referendum in materia di giustizia.
Bocciato, invece, il referendum sulla cannabis legale. Via libera ai seguenti quesiti, dichiarati ammissibili: abrogazione delle disposizioni in materia di incandidabilità, limitazione delle misure cautelari, separazione delle funzioni dei magistrati, eliminazione delle liste di presentatori per l’elezione dei togati del Csm. La Consulta chiarisce che i quesiti “sono stati ritenuti ammissibili perché le rispettive richieste non rientrano in alcuna delle ipotesi per le quali l’ordinamento costituzionale esclude il ricorso all’istituto referendario“. Adesso la parola spetta ai cittadini che sono chiamati a decidere se intendono riformare quelle materie.
Corte Costituzionale: inammissibile il referendum sull’eutanasia attiva
Inoltre, la Corte Costituzionale ha giudicato inammissibile il referendum sull’eutanasia attiva, richiesto con una raccolta firme predisposta nei mesi scorsi dall’Associazione Luca Coscioni. In totale le firme raccolte ammontavano a ben 1,2 milioni. Le motivazioni integrali della decisioni non sono ancora state comunicate. Secondo una nota dell’ufficio stampa della Corte, il referendum è stato respinto perché in caso di legalizzazione dell’eutanasia «non sarebbe stata preservata la tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili».
Marco Cappato, tesoriere e leader dell’Associazione Luca Coscioni, commenta così la sentenza via Twitter: “Percorriamo altre strade: disobbedienza civile, ricorsi. Mi dispiace per chi dovrà sopportare ancora una condizione di sofferenza, e per la democrazia italiana. Ma otterremo l’obiettivo.“
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