29 Dicembre 2017 - 09:39

Corteo funebre, la marcia da Benevento a Napoli

napoli corteo funebre

Nella giornata di ieri una macabra scia di autovetture delle agenzie funebri ha sfilato lungo la strada che porta a Napoli, celebrando così l’imminente morte delle medie e piccole imprese sul suolo campano. I manifestanti protestano conto la Giunta regionale e le ultime direttive

Un lugubre e spettrale corteo di carri funebri capitanato da tutti gli esponenti e gli impresari del ”Last Travel” ha oggi sfilato lungo le strade che da Benevento portano alla capitale della cultura partenopea, Napoli, dichiarando apertamente la morte delle piccole e medie imprese sul suolo economico della regione Campania. Toccare ferro non servirà a niente, perché le nuove delibere della Giunta regionale della Campania hanno già sancito il collasso definitivo delle piccole agenzie del settore funebre, attraverso le nuove disposizioni approvate dalla squadra di amministratori facenti capo a Vincenzo De Luca; questo il drammatico pensiero che ha spinto i protestanti a celebrare i funerali delle loro attività.

I più scaramantici hanno addirittura deciso di non uscire di casa durante la mattinata di oggi, per evitare di essere travolti dal fiume in piena di auto nere tappezzate da manifesti funebri che hanno letteralmente intasato le strade, provocando così i soliti contraccolpi sul traffico locale. Per i più coraggiosi, invece, lo spettacolo è stato un distopico intreccio di euforia manifestante ed angoscia esistenziale: la folla esultante al bordo delle strade, appena sfiorata dal passaggio delle auto nere, le ragazze pon pon che salutavano gioiosamente il corteo ed i cittadini occlusi dal traffico.

La protesta contro la squadra amministrativi di De Luca

L’iniziativa ovviamente possiede tutta la serietà normalmente concessa alle consuete manifestazioni pubbliche, serietà dovuta non soltanto per l’austerità scaturita dalla drammatica visione, ma soprattutto perché i manifestanti si sono opposti alle ultime normative recentemente varate dalla Giunta regionale della Campania; ”Celebreremo a Napoli — hanno affermato all’unisono i titolari delle agenzie — i funerali delle piccole e medie imprese delle onoranze funebri campane dando vita ad un corteo silente, come è nel nostro stile di lavoro”.

La loro speranza è dunque che il corteo riesca a far cambiare idea sugli ultimi provvedimenti presi dalla regione in materia di legislazione del lavoro nelle agenzie funebri: ”che Palazzo Santa Lucia possa ascoltarci e rivedere i recenti atti deliberativi della giunta regionale che, ignorando anche le direttive dell’Antitrust, decretano di fatto la morte di circa 700 imprese del settore, lasciando in vita solo quelle più grandi e favorendo una sorta di monopolio. Noi siamo contro i monopoli sia perché limitano la libertà di impresa sia perché potrebbero far gola alla camorra”.

Le nuove disposizione della Giunta faranno crollare le piccole aziende

In breve, le delibere approvate dalla Giunta, secondo il Comitato beneventano sorto spontaneamente, prevedono una sorta di omologazione tra piccole e gradi imprese dal punto di vista dell’organizzazione dell’organico, attuando una legge regionale del 2013 per cui tutte le imprese di onoranze funebri devono possedere un organico minimo di personale pari a 4 dipendenti assunti a tempo indeterminato, più un direttore tecnico.

La stretta potrebbe così mettere a repentaglio migliaia di aziende del settore a conduzione familiare che non riuscirebbero a soddisfare gli standard minimi richiesti. La morte è una livella, disse una volta un eminente vate della nostra cultura, pone tutti sullo stesso piano e non guarda in faccia a nessuno, neppure a coloro che intrattengono con essa un rapporto di business.

 

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