Covid-19, Cts si pronuncia oggi su riaperture: i nodi da sciogliere
Attesa per oggi la riunione del Cts che potrebbe dare parere favorevole alle nuove misure contro il Covid-19. Tra i nodi da sciogliere anche il coprifuoco
Il giro di boa del 26 aprile si avvicina sempre più e con esso anche l’allentamento delle misure per limitare il contagio da Covid-19. Già preannunciato il ritorno della zona gialla – con eventuale rinforzo -, l’apertura di locali la sera all’aperto, la possibile introduzione di un pass per poter girare liberamente anche tra regioni e il ritorno al 100% tra i banchi di scuola. Per tutti questi motivi, il Cts si riunirà oggi per dare il placet alle varie misure messe in atto dal governo.
Ancora molti, tuttavia, i nodi da sciogliere. Il 15 maggio, ad esempio, è prevista la riapertura di piscine, cinema e teatri. Il protocollo messo nero su bianco dai relativi ministeri verrà quindi discusso in sede di riunione degli esperti, per valutare eventuali rischi. Altro tema importante è sicuramente il ritorno a scuola in tutte le fasce tranne la rossa: ad oggi, nelle scuole superiori, la didattica in presenza è consentita al 50%. Volontà del governo è quella di riportare tutti gli studenti tra i banchi entro un mese dalla fine della scuola. Per fare questo è indispensabile risolvere il problema del potenziamento dei trasporti e, a tal riguardo, per oggi è anche previsto l’incontro tra governo e regioni. Il presidente della conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga propone nuovi orari scaglionati per l’ingresso a scuola in modo da smaltire il traffico sui mezzi pubblici e diluire di molto le possibili occasioni di assembramento in entrata e uscita.
Ma il tema che più sta a cuore a molti, primi tra tutti Salvini e Meloni, è il coprifuoco. I massimi esponenti della destra propongono uno slittamento dell’orario alle 23, per consentire alle attività ristorative di lavorare per almeno un’ora in più. Di parere opposto, invece, il team di esperti e tutto il centro sinistra, nelle persone di Maria Stella Gelmini e Roberto Speranza, che ritengono unanimemente questa concessione estremamente pericolosa ai fini della prevenzione dal Covid-19. Un ultimo nodo da sciogliere riguarda la riapertura dei locali anche al chiuso a partire dal prossimo 15 maggio. Anche quest’ultimo tema verrà trattato in sede di consiglio con i governatori regionali
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