Oggi si celebra il Cravatta Day, un emblema di eleganza ed autorevolezza per uomini (e donne) di classe, ma anche di fantasia ed originalità.
Già in uso presso i legionari romani, vide la sua pioniera nella Duchessa di La Vallière, favorita del re Luigi XIV, in un’epoca in cui aveva solo uno scopo decorativo e la sfoggiò disinvolta anche a corte.
Questo complemento può dare stile e carattere a signore e signorine senza togliere loro qualcosa, in barba alle Teorie Gender ed al terrore della mescolanza dei generi.
Il paradosso è che questo accessorio può valorizzare una femminilità rappresentata non solo da tacchi e minigonna, ma voglia di uscire dagli schemi ed osare.
Non esistono versioni femminili della cravatta, per cui la soluzione è servirsi di quelle standard e reinterpretarle, magari in maniera raffinata o spiritosa.
La si può indossare in tinta unita per il lavoro e in seta ed a fantasia per una serata. Ne esistono anche in tessuti preziosi, oppure si possono abbinare perle o spille brillanti.
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