20 Ottobre 2021 - 14:22

Cristiano Ronaldo: da vittima di bullismo a Pallone d’Oro

Cristiano Ronaldo

Cristiano Ronaldo, la storia del fuoriclasse portoghese, bullizzato da piccolo per il suo accento: ecco perché l’attaccante esulta dopo i gol

CRISTIANO RONALDO: DA VITTIMA DI BULLISMO A MIGLIOR GIOCATORE DEL MONDO- Come mai Cristiano Ronaldo in campo esulta in quel modo dopo i gol? Perché spesso dopo i rigori va a contatto col portiere avversario, provocandolo stile bulletto di quartiere? Ci siamo sempre posti queste domande almeno una volta vedendo l’atteggiamento del fenomeno portoghese nel suo habitat naturale, il campo da calcio. Ebbene la risposta non è scontata come alcuni pensano: il campione leggendario del Manchester United non è (solo) presuntuoso e arrogante, ma dietro le sue azioni c’è altro.

Cristiano Ronaldo infatti, come racconta lui stesso nella sua autobiografia, è stato vittima di bullismo da giovane. A scuola i ragazzi lo insultavano e lo emarginavano per il suo accento da provinciale. Inoltre, CR7 era un ragazzino molto magrolino, quasi esile, il che dava adito a continue offese. Il campione portoghese era estremamente timido e tremendamente insicuro di se. Come riportano anche i colleghi di Vanity Fair, questo risentimento se l’è sempre portato dentro, non l’ha mai abbandonato nel corso della sua vita.

Ora Cristiano Ronaldo è una macchina del gol: ha vinto in qualunque squadra ha giocato, trionfando anche nella Juventus. Il campione portoghese ha conquistato anche diversi palloni d’oro e il bullismo subito da ragazzino è solo un lontano ricordo. Eppure, ci sono esperienze che ti segnano, che ti cambiano. E anche CR7, insieme a Messi, il miglior giocatore più forte del mondo attualmente, ha sofferto. Un aspetto forse sconosciuto ad alcuni fan. Una particolarità che lo rende più umano, meno perfetto. Perché come atleta sarà anche senza macchia, ma poi, resta pur sempre un uomo. Con tutte le sue fragilità. Esattamente come tutti noi.

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