6 Marzo 2023 - 10:00

Crytical si racconta a Zon.it

Crytical si racconta a Zon.it. Da venerdì 3 marzo 2023 è disponibile "Solo Francesco", il suo primo album composto da ben 9 brani

Crytical-Solo Francesco

 Francesco Paone, in arte Crytical, dopo la partecipazione ad Amici 21 e la pubblicazione dei brani “L’Alba” e “Sarà il Vento che Fa Male”, torna con un progetto musicale davvero interessante: il rapper abbruzzese, infatti, il 3 marzo 2023 ha pubblicato il suo primo album “Solo Francesco”.

Scopriamo, insieme, tantissime sfumature della sua persona e della sua anima tramite un’intervista esclusiva di Zon.it organizzata e curata da Filomena Volpe.

INTERVISTA ESCLUSIVA A CRYTICAL

Ciao Francesco, buon pomeriggio! Come stai?

« Tutto bene, tutto bene! Grazie per l’invito! »

Venerdì 3 marzo uscirà il tuo primo album “Solo Francesco”. Che cosa rappresenta, per te, questo traguardo?

« Come ho comunicato via social, è come se stessi partorendo un figlio perché comunque è qualcosa che sento da dentro e, di conseguenza, è come un macigno che fuoriesce dal mio corpo. Io sto bene, in realtà non lo do a vedere ma sto morendo d’ansia perché sono una persona molto ansiosa e, come ho detto anche durante le altre interviste, io non mi faccio aspettative perché non mi piacciono però spero che questo disco diventi importante per le persone quanto lo è per me. »

Che cosa ha scelto di comunicare, esattamente, con il titolo “Solo Francesco”?

« Allora, io ho voluto inserire la connotazione “solo” perché credo che, per ognuno di noi, possa avere molteplici significati. Diciamo che io, in questa raccolta di 9 brani, tendo a nasconderne uno in ogni traccia perché dico sempre che questi nove brani sono un po’ nove pezzi della mia anima, quindi ho nascosto un po’ il significato in ognuno di questi brani. La connotazione “solo” – se dobbiamo trovare un significato universale- ti dico che vorrei arrivasse al mio pubblico come “Restiamo soli assieme”. Io, infatti, ho iniziato a scrivere musica perché mi sentivo molto incompreso, non riuscivo a trovare persone che mi capissero. Grazie alla musica, invece, ho notato che molte persone sentivano esattamente quello che sentivo io e, di conseguenza, quando dico “soli” e “assieme” intendo proprio quest’unione di solitudine, quest’unione che si intreccia grazie alla solitudine e che forma un vero e proprio gruppo. »

Ti andrebbe di parlarmi, nello specifico, delle canzoni che compongono l’album?

Follia

“Follia” è l’intro di questo nuovo viaggio ed è uno dei brani a cui tengo di più perché è stato il primo brano che ho scritto. Questo è l’unico brano che ho scritto mentre ero ancora nella scuola di Amici e per me ha un significato molto particolare. La canzone racconta ciò che tutti noi proviamo nel momento in cui ci fissiamo con una persona e non riusciamo ad uscirne. É stata scelta, consapevolmente, come l’intro di questo disco perché è il brano più diretto di tutto l’album. Ha una struttura molto semplice ed è caratterizzato da strofe molto semplici che arrivano dritte alle orecchie dell’ascoltatore.

Scappa da me

Scappa da me” è una canzone scritta, prodotta e registrata direttamente al pianoforte. Per me questo brano ha una valenza molto molto grande perché racconta di una storia che io ho vissuto e che sicuramente tante altre persone hanno vissuto, anche se in maniera diversa, con sfaccettature diverse e vorrei che ci fossero, appunto, dei feedback diversi su questa canzone per conoscere, magari, punti di vista diversi su questa situazione.

Sarà il vento che fa male

“Sarà il vento che fa male” è uscita quest’estate ed ha un ritmo un po’ più “ballabile” ma sempre con un testo abbastanza importante, abbastanza cupo perché io scrivo maggiormente nei momenti tristi piuttosto che nei momenti felici. Mi aggrego un pò alla scuola di pensiero di Luigi Tenco.

Hai vinto tu

“Hai vinto tu” è una canzone che parla di una storia molto delicata. In questa canzone io mi chiedo quanto valga, effettivamente, combattere per qualcosa o, di contro, lasciarla andare…

Vado giù

Dal titolo si evince perfettamente lo stato d’animo nel quale versavo nel momento in cui l’ho scritta. Sotto alcuni punti di vista riprende le sembianze di “Sarà il vento che fa male”, nel senso che anche questo singolo presenta un ritmo molto “ballabile” però, nello stesso tempo, è caratterizzato da un testo molto nostalgico. É una canzone a cui tengo molto perché – a differenza delle altre che comunque hanno una matrice pop- è totalmente rap.

L’alba

É uno dei brani a cui tengo di più perché è stato il primo che ho scritto dopo il percorso che ho fatto nella scuola di Amici, quindi è stato pieno di emozioni ed ha un significato bello importante.

Francesco

É il brano che mi rappresenta di più. Dall’inizio alla fine si possono trovare dei piccoli segmenti che mi rappresentano pienamente.

Casa mia

La casa è sempre la casa. Trovare una persona che possa stare bene nel tuo piccolo spazio vitale, infatti, è fondamentale.

Le mie parole sono armi

Siamo condizionati dal tempo. Rivivere ogni momento della mia vita mi ha portato a scrivere in maniera naturale tutte le parole di questo brano.

Che cosa significa, per te, “fare musica”? Che cos’è, per te, la musica?

« Non so darti una definizione ben precisa, una definizione specifica perché io la musica, più che descriverla a parole, tendo a respirarla, tendo a viverla. Io mi alzo la mattina e penso a cosa devo fare durante la giornata in base alla musica, penso a dove voglio essere tra dieci anni in base alla musica quindi, in realtà, non credo che io possa dare una definizione. Se proprio devo usare un termine aulico ti dico che la musica è il mio archè, il mio tutto. »

Vedendo le tue storie su Instagram ho notato che hai un rapporto bellissimo con i tuoi follower! Quanto è importante, per te, la loro presenza in questo momento?

« Il rapporto che ho con i fan è la cosa più bella che la musica mi abbia dato […]. Questo ti fa capire quanto la musica possa funzionare, quanto la musica abbia del potenziale. Io non ho un rapporto “idolo-fan”, io ho un rapporto di amicizia vera e propria. Mi è capitato più e più volte di invitare i miei fan a mangiare una pizza, a bere un caffè. Io sono molto aperto su queste cose, lo vivo come un rapporto d’amicizia vero e proprio perché io – come ti dicevo anche prima – ho iniziato a scrivere musica perché mi sentivo molto incompreso e dal momento in cui ho trovato qualcuno che mi capisce io non lo vedo come un fan ma come una persona che sa ascoltare. Per me chi sa ascoltare è da mantenere vicino quindi io ho un rapporto bellissimo (spero arrivi questa cosa) e – soprattutto- questo mi ha aiutato tanto perché, nei momenti di instabilità, leggere feedback dei fan mi ha risollevato il morale e mi ha spronato a fare sempre di più. »