30 Aprile 2018 - 19:13

Cuperlo e Martina in subbuglio dopo l’uscita di Renzi

Renzi

Dopo l’apparizione di Renzi a Che Tempo Che Fa, Cuperlo e Martina sollevano critiche sul rispetto degli organi dirigenti del PD

Nella sua intervista di ieri a Che Tempo Che Fa, Matteo Renzi ha escluso categoricamente l’ipotesi di un accordo tra Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle. Se da una parte questo non fa che confermare la sua linea, espressa fin dal giorno dopo le elezioni, d’altra parte costituisce un’ingerenza nei confronti della direzione del partito, convocata il 3 maggio.

 La direzione nazionale deve infatti deliberare in merito alla possibilità da parte del PD di avviare un dialogo con il Movimento, senza che questo comporti necessariamente l’accettazione del patto finale e la nascita del governo.

Non tardano perciò ad arrivare le reazioni. Primo fra tutti, già questa mattina, Gianni Cuperlo: “A questo punto la direzione di giovedì dovrebbe cambiare l’ordine del giorno, inserendo la preparazione di una nuova campagna elettorale: una cosa da far tremare le vene ai polsi. La verità è che non ci sono i numeri – dice ancora l’esponente della minoranza dem –  ma la precondizione per avviare quel confronto sarebbe stato indice di compattezza del partito. Se una parte importante del Pd dice ‘mai’, allora sarebbe un atto di correttezza per il Paese evitare di perdere tempo“.

Ancora più duro Martina, di fatto esautorato dall’uscita di Renzi:Servirà una discussione franca e senza equivoci perchè è impossibile guidare un partito in queste condizioni e per quanto mi riguarda la collegialità è sempre un valore, non un problema. Ritengo ciò che è accaduto in queste ore grave, nel metodo e nel merito. Così un Partito rischia solo l’estinzione“.

A questo punto sembra chiaro che Renzi abbia tentato il tutto per tutto entrando a gamba tesa nel dibattito del PD, cercando di stringere attorno a sé i suoi fedelissimi e chiudendo, mediaticamente, gli spazi di agibilità a quelle componenti del partito che provano da settimane ad andare oltre la fase elettorale.

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *