Cyberbullismo, vessazioni online per un ragazzo su quattro
L'analisi sul cyberbullismo è stata condotta su diecimila studenti. L'obiettivo è di aumentare la consapevolezza digitale e relazionale
L’obiettivo è quello di elaborare percorsi di prevenzione per cyberbullismo, bullismo e violenza. Grazie al progetto denominato “Secor-Net Sicuri in rete – Relazioni sicure dentro e fuori la rete“, la presidenza del Consiglio dei Ministri intende interrogare i ragazzi sulla loro quotidianità e sulle loro esperienze. La percezione dei fenomeni è bassa, ma un ragazzo su 4 risulta aver subito vessazioni online, nei 30 giorni precedenti al questionario.
Il 10% di loro, invece, dichiara di aver avuto un ruolo attivo in minacce e prepotenze in rete verso i coetanei. Poco meno del 10% ammette di aver avuto un ruolo da osservatore. La tendenza è che a violenza si risponde con violenza. Il target, naturalmente, è destinato a 10 mila studenti di scuole dell’Ambito 9 Bassa Bresciana Centrale, di età compresa tra i 13 e i 16 anni. L’analisi è stata condotta negli ultimi dieci mesi e coordinato anche dalla Prefettura di Brescia. La rete si è posta l’obiettivo di prendere per mano i ragazzi e condurli verso una consapevolezza digitale, relazionale e affettiva.
“È un lavoro importante nelle scuole del territorio, attraverso questionari e laboratori, per capire, conoscere e dare un nome ai fenomeni e contestualizzarli. Abbiamo lavorato anche con i docenti — 2.200 quelli già coinvolti, mentre sono 500 i nuovi iscritti — per sostenere una scuola che contrasti il bullismo e la violenza e definisca un modello di intervento.” ha spiegato Paola Cattenati, referente del Criaf e membro della Commissione disagio Adolescenti e Bullismo del Ministero dell’Istruzione. Un progetto, dunque, che coinvolge anche gli adulti sul cyberbullismo.
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