4 Luglio 2015 - 16:20

Daniel Cabrera, simbolo della lotta per un sogno

Daniel, 9 anni: l’immagine di questo bambino filippino fa il giro del mondo e diventa fonte d’ispirazione per milioni di persone. Senza una casa e un papà, si sente fortunato perché va a scuola, anche se fa i compiti per strada

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Un’immagine simbolica e commovente che sta facendo in poche ore il giro del mondo. Il protagonista di questa storia è un bambino filippino che, in ginocchio su un marciapiede davanti a uno sgabello, non avendo la luce elettrica in casa, fa diligentemente i compiti di scuola alla luce di un lampione stradale. La sera del 23 giugno Joyce Gilos Torrefranca, una studentessa dell’università di Cebu, l’aveva fotografato e postato su Facebook con una semplice quanto intensa didascalia: “Un bambino mi ha ispirata”.

daniel Di lui non sappiamo molto. Il protagonista ha 9 anni, si chiama Daniel Cabrera, il cognome è quello di un padre che la madre non sposò, si ammalò e morì in galera a Mindanao. La madre, Maria Christina Espinosa, sbriga qualche lavoretto e chiede la mancia alla “carinderiaMcDonald’s di Mandaue City (quasi 400 mila abitanti). La signora Espinosa arrotonda facendo la lavandaia. Guadagna il minimo indispensabile- spiega- per tirare avanti con Daniel e il suo fratellino Gabriel, 7 anni, scolaro anche lui: 60 piso, l’equivalente di 1 euro e 20. Altri 4 figli sono rimasti coi parenti a Mindanao.  La sua immagine è diventata in poche ore oggetto di culto sul web, e c’è da sperare che la cosa gli porti fortuna. Nel frattempo, possiamo solo almanaccare pensieri e supposizioni.

Daniel nello scatto ha un’espressione seria, concentrata e determinata. Piace pensare che le difficoltà della vita lo indurranno a molta tenacia, come si vede peraltro in quest’immagine. Non si può fare a meno di ricordare la frase emblematica tratta dal film “La ricerca della felicità” che, è divenuta in breve tempo, una stella polare per molti: ” Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa. Se hai un sogno tu lo devi proteggere. Quando le persone non sanno fare qualcosa lo dicono a te che non la sai fare. Se vuoi qualcosa, vai e inseguila“, sembra proprio che il piccolo Daniel abbia colto a pieno il senso di questa meravigliosa frase, dedicandosi al suo futuro, di notte, su di uno sgabello illuminato dalla luce fioca di un lampione.

Ma forse l’ispirazione dovrebbe portarci più lontano. Farci capire che solo se un bambino così – tenace, volitivo, impavido – riesce nel suo intento, il mondo diventa meno ingiusto. E far capire a tanti altri, più rassegnati o forse più pigri, che solo un grande impegno ti aiuta a riscattarti e a vincere le difficoltà più ardue. Daniel forse non lo sa, ma il suo impegno, anche se solo in uno scatto, ha cambiato molte cose, ha donato speranza a chi attende un’opportunità impegnandosi duramente, ha donato una voce a quella parte del mondo che è dimenticata da tutti.

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