28 Giugno 2021 - 12:14

Dante: il nuovo film di Pupi Avati riguarderà la vita del Sommo poeta

Dante

Dante narrato da Boccaccio: il nuovo film di Pupi Avanti ripercorrerà le vicissitudini umane e artistiche del padre della letteratura italiana. Il regista lo ha descritto come “Il film più difficile della mia carriera”

Oggi sono partite le riprese di “Dante narrato da Boccaccio”, il nuovo film di Pupi Avanti, ispirato alla vita del celebre Dante Alighieri, uno dei più importanti poeti della letteratura italiana. Il regista torna dietro la macchina da presa dopo il successo della sua ultima pellicola, Lei mi parla ancora.

Sia il soggetto che la sceneggiatura sono firmati da Pupi Avanti. Tra gli interpreti principali figurano Sergio Castellitto nei panni di Giovanni Boccaccio; Alessandro Sperduti che interpreterà un Dante giovane in cerca della sua vene poetica; mentre Giulio Pizzirani sarà Dante da anziano. Infine, Ludovica Pedetta e Carlotta Gamba ricopriranno rispettivamente i ruoli di Gemma Donati e Beatrice.

Il cast è arricchito dalla presenza di: Enrico Lo Verso (Donato degli Albanzani); Alessandro Haber (Abate di Vallombrosa); Gianni Cavina (Piero Giardina); Leopoldo Mastelloni (Bonifacio VIII); Romano Reggiani (Guido Cavalcanti); ; Paolo Graziosi (Alighiero di Bellincione); Mariano Rigillo (Meneghino Mezzani);Valeria D’Obici (Suor Beatrice); ; Erica Blanc (Gemma Donati anziana); Morena Gentile (Donna gozzuta); Milena Vukotic (Rigattiera).

Stando alle ultime notizie, infatti, la vita di Dante sarà raccontata da Giovanni Boccaccio, colui che fu il primo biografo ufficiale dell’Alighieri con il suo “Trattatello in Laude di Dante”, in cui Boccaccio ripercorse la vicenda umana e artistica del poeta, con tutte le sue luci ed ombre.

Nel comunicato ufficiale si legge che le riprese del film di Avanti dureranno circa undici settimane e si svolgeranno tra Umbria, Marche, Toscana, Emilia Romagna e Roma. Il film sarà una produzione Duea Film con Rai Cinema, mentre la distribuzione nella sale sarà a opera della 01 Distribution.

Ecco la sinossi: Dante muore in esilio a Ravenna nel 1321. Settembre 1350. Giovanni Boccaccio viene incaricato di portare dieci fiorini d’oro come risarcimento simbolico a Suor Beatrice, figlia di Dante Alighieri, monaca a Ravenna nel monastero di Santo Stefano degli Ulivi. Nel suo lungo viaggio Boccaccio oltre alla figlia incontrerà chi, negli ultimi anni dell’esilio ravennate, diede riparo e offrì accoglienza al sommo poeta e chi, al contrario, lo respinse e lo mise in fuga. Ripercorrendo da Firenze a Ravenna una parte di quello che fu il tragitto di Dante, sostando negli stessi conventi, negli stessi borghi, negli stessi castelli, nello spalancarsi delle stesse biblioteche, nelle domande che pone e nelle risposte che ottiene, Boccaccio ricostruisce la vicenda umana di Dante, fino a poterci narrare la sua intera storia.

Sempre nel comunicato, è stata rilasciata una dichiarazione dello stesso Pupi Avanti, estremamente convolto nel progetto: “Attendi tanto. Diciotto anni prima che ti sia concesso di realizzare un film. Lo avevi nitido nel 2003 quando hai scritto la prima versione del soggetto. Nel frattempo hai fatto altro, molto altro, ma quell’impegno con Dante ti è rimasto dentro, tampellante, facendoti avvertire come una colpa il trascorrere del tempo. Poi, finalmente, incontri chi ti ascolta e non rimanda, chi apprezza l’idea e ti trovi “impreparato” a quell’assenso, a quell’accoglienza. Questo il mio stato d’animo di oggi, a poche ore dall’inizio delle riprese. Che si realizzi nell’Italia di oggi in cui le gerarchie di cosa e di chi conti è dettato da ben altro, un film sulla vita di Dante Alighieri, ha dell’inverosimile. Non oso ancora crederci”.

In una vecchia intervista, il regista dichiarò: “Nella mia vita, questo su Dante è il film più difficile che faccio. E ho 83 anni. Finalmente per la prima volta sono a un passo da un traguardo ambizioso. In questo paese, si è raccontato la vita di miliardi di persone, delinquenti e non, geni, calciatori. Dante è sempre rimasto fuori, perché crea una sorta di responsabilità.

Inoltre, sembra che la vita di Dante verrà ripercossa a tappe; dove ogni arco narrativo verrà interpretato da attori differenti: “Sarà un viaggio nella vita di Dante, con 4 attori diversi. Dante lo vedremo in quattro stagioni della sua vita: 5 anni, 9, 18 e 56 anni”. L’adolescenza è la parte della vita che mi colpisce di più. Perché si creano le premesse per tutto quello che accadrà dopo”- rivelò Avanti