28 Ottobre 2020 - 11:02

Decreto Ristori, i dettagli del provvedimento da oltre 5 Miliardi

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Il Premier Giuseppe Conte e il Ministro Gualtieri hanno presentato il nuovo “Decreto Ristori”. Ecco cosa prevede il documento

Nella giornata di ieri, il Premier Giuseppe Conte e il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri hanno presentato il nuovo “Decreto Ristori”, illustrando tutti gli aiuti presenti nel documento. Il testo contiene infatti una serie di sussidi per le attività risultate maggiormente danneggiate dall’emergenza Covid.

Il Ministro Gualtieri ha presentato nel dettaglio il decreto, anche se le cifre esatte dipenderanno poi dal calo di fatturato fatto registrare nel mese di Aprile:L’importo medio che arriverà a ristoranti fino 400.000 euro di fatturato sarà di 5.173 euro, per quelli di fascia maggiore, fino a 1 milione di euro di fatturato, 13.920 euro, e per quelli con fatturato fino a 5 milioni di euro il ristoro medio sarà di 25.000 euro. Per sale da concerto e teatri l’importo medio per la fascia più bassa sarà di 5.000 euro, per la fascia media di 13.900, per la fascia alta di 30.000 euro. Il documento mobilita una massa consistente di risorse, 5,4 miliardi in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi in termini di saldo netto da finanziare ed è contrassegnato da rapidità, semplifica ed efficacia. Il contributo a fondo perduto sarà erogato automaticamente a oltre 300.000 aziende che già lo hanno già avuto e ci sono importanti misure anche per alberghi, taxi e altri“.

Le misure adottate dal Governo non sono servite però a placare le proteste e le insoddisfazioni delle categorie interessate, almeno per il momento. I titolari delle attività commerciali chiedono maggiore tutela e spingono per la riapertura, soprattutto dopo aver già sofferto le perdite del lockdown di Marzo che ancora ha effetti sull’economia italiana, già balbettante prima dell’emergenza Covid. L’impressione è che servirà uno sforzo ancora maggiore da parte del Governo per placare le contestazioni dei cittadini, esplose negli ultimi giorni. La questione ora è capire se le finanze del nostro Paese potranno reggere l’urto di questi nuovi aiuti, sostanzialmente a fondo perduto. Dalla risposta a questo interrogativo dipenderà molto della nostra futura economia ma anche dell’assetto politico e dell’equilibrio delle forze in gioco.