27 Ottobre 2020 - 20:21

Decreto Ristoro, Conte illustra in diretta le nuove misure economiche

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Il Presidente del Consiglio illustra in conferenza stampa le misure del Decreto Ristoro pensato per aiutare le attività produttive

Il Consiglio dei Ministri riunitosi nel pomeriggio ha stilato il Decreto Ristoro mediante il quale si potranno ottemperare le difficoltà economiche causate dalla seconda ondata di Covid-19. Con il nuovo testo il CDM ha infatti messo a punto delle misure per garantire un giusto indennizzo a quelle attività produttive che hanno subito chiusure o limitazioni.

Le misure previste dal Decreto Ristoro

Prolungamento della cassa integrazione fino al 31 dicembre 2020 e aiuti a fondo perduto per le partite Iva colpite dalle restrizioni sono i primi punti del Decreto Ristoro.  Previsto anche lo stanziamento di circa 2 miliardi di euro da destinare alle attività colpite dalle restrizioni previste dal Dpcm firmato il 24 ottobre. Previsto anche: un nuovo credito di imposta per gli affitti commerciali per ottobre e novembre, la cancellazione della seconda rata Imu dovuta entro il 16 dicembre, una nuova indennità mensile Covid ai lavoratori stagionali del turismo, dello spettacolo ed i lavoratori intermittenti dello sport. Il nuovo testo dovrebbe contenere anche misure a sostengo della filiera agroalimentare che risentirà delle chiusure di bar e ristoranti.

Le dichiarazioni di Conte

“Abbiamo appena varato il decreto ristori, che vale complessivamente oltre 5 miliardi i quali saranno usati per dare risorse immediate a beneficio delle categorie penalizzate dall’ultimo DPCM. Io ho firmato il DPCM, all’una di notte circa, solo quando siamo stati sicuri che queste risorse c’erano. Stiamo incontrando le delegazioni di lavoro delle categorie interessati, sta venendo fuori un approccio costruttivo. Non ci sfuggono i sacrifici e le responsabilità. Il nostro obiettivo è però mantenere sotto controllo la curva epidemiologica e mantenere al sicuro il paese. Le nostre scelte possono essere legittimamente criticate, siamo in democrazia. Ma voglio dire che non abbiamo compiuto scelte indiscriminate.

“Per evitare che la curva ci sfugga è indispensabile ridurre le principali occasioni di socialità. Solo in questo modo possiamo decongestionare i mezzi pubblici, evitare gli assembramenti, alleggerire il sistema dei tracciamenti  Ma non abbiamo chiuso attività che riteniamo meno importanti, per il governo non esistono lavoratori di serie a o di serie B. Non possiamo illuderci che con una curva epidemiologica in continua crescita i cittadini vadano al ristorante senza paura. Il lockdown generalizzato è una misura che dobbiamo scongiurare perché non ce lo possiamo permettere. È da combattere il nemico comune che sta mettendo in difficoltà il tessuto economico e produttivo.” ha poi dichiarato.

In merito alla questione di Italia Viva sollevata da un giornalista Conte ha dichiarato di non tirarsi indietro al confronto. “Per questo DPCM ci siamo riuniti con i capi di delegazione. Abbiamo lavorato tutta la giornata insieme, è stato fatto uno sforzo collettivo sentendo le regioni e gli enti territoriali, incontrando anche i capigruppo di opposizione. Abbiamo convenuto all’una di notte che fossero queste le misure giuste. Altri distingui che vengono fatti il giorno dopo francamente mi sorprendono. Ma io sono a disposizione per un confronto con i capigruppo di maggioranza e di opposizione.”

Il commento dei ministri Gualtieri e Patuanelli

“Si tratta di un decreto che mobilita una massa consistente di risorse, 5,4 miliardi. Decreto segnato da semplicità ed efficacia. Siamo consapevoli che le misure restrittive abbiano costretto gli esercenti a cambiare i loro piani per questo abbiamo deciso di rafforzare le misure. Ci sarà nuovo credito di imposta per gli affitti commerciali per ottobre e novembre, la cancellazione della seconda rata IMU dovuta entro il 16 dicembre, una nuova indennità mensile COVID ai lavoratori stagionali. Inoltre ci saranno misure per rafforzare il contact tracing e misure aggiuntive per la didattica a distanza.”- ha dichiarato il ministro Roberto Gualtieri.

Interviene anche il ministro Patuanelli. “Voglio ringraziare le categorie e i ristoratori, gli imprenditori e i baristi, ringrazio anche chi protesta contro il DPCM perché segnala la voglia degli italiani di produrre e di continuare la propria attività. Abbiamo dovuto metter e in atto grandi misure per evitare il peggio. Riteniamo di aver fatto in poche ore il massimo per dare sostegno a questi imprenditori. Riteniamo quindi di essere stati vicini a chi vuole fare impresa, ma era un nostro obbligo farlo dopo la limitazione di alcuni settori produttivi“.