19 Marzo 2015 - 14:00

Deforestazione illegale: l’Italia tra i finanziatori

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Deforestazione illegale: secondo il rapporto stilato da FERN, l’UE acquista prodotti provenienti dalla deforestazione illegale

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Paesi Bassi, Italia, Germania, Francia e Inghilterra, sono i cinque maggiori paesi europei consumatori delle materie prime derivanti dalla deforestazione illegale in Brasile ed Indonesia.

A rivelarlo è stato lo studio della FERN, Organizzazione Non Governativa olandese creata nel 1995 per monitorare il coinvolgimento dell’Unione Europea in ambito forestale e per coordinare le attività delle ONG a livello europeo.

Lo studio, pubblicato nella giornata del 17 marzo e intitolato “Stolen Goods: the EU’s complicity in illegal tropical deforestation” (Beni Rubati: la complicità dell’UE nella deforestazione illegale delle foreste tropicali), evidenzia dati spaventosi sulla deforestazione illegale: tra il 2000 e il 2012, è stato disboscato illegalmente l’equivalente di un campo da calcio ogni due minuti per fornire all’UE carni bovine, pellame, olio di palma e soia per alimenti, mangimi, scarpe di pelle e biocombustibili.

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Danni causati dalla deforestazione

“Il fatto che l’UE sia in cima alla classifica mondiale di importatori di prodotti all’origine della deforestazione è attestato, ma è la prima volta che siamo in possesso di dati che dimostrano che la maggioranza di questa deforestazione è illegale,” ha commentato Saskia Ozinga, coordinatrice di campagna per FERN.

Secondo il rapporto, infatti, l’UE importerebbe il 25% della soia, il 18% dell’olio di palma, il 15% delle carni bovine e il 31% del pellame sul mercato internazionale e in particolare i Paesi Bassi, l’Italia, la Germania, la Francia e il Regno Unito importano il 75% dei prodotti illegali importati in Europa, e ne consumano il 63%.

L’importazione delle materie prime varia da paese a paese:

  •  I Paesi Bassi e la Germania sono i maggiori importatori di olio di palma, utilizzato in prodotti cosmetici e alimentari che si trovano comunemente nei supermercati.
  •  Il Regno Unito è una destinazione particolarmente importante per la carne bovina derivante dalla deforestazione illegale.
  • La maggior parte del pellame entra in Italia, che importa materie prime provenienti dalla deforestazione illegale per un miliardo di euro. Questo la rende la maggior consumatrice di questi beni nell’UE.
  • La Francia è la maggior importatrice di soia, che per la maggior parte viene utilizzata nel mangime di polli e maiali da carne.

Più della metà di questi prodotti viene dal Brasile, dove si stima che circa il 90% della deforestazione sia illegale; un quarto viene dall’Indonesia, dove si ritiene che la percentuale sia intorno all’80% e tra gli altri principali paesi d’origine compaiono Malesia e Paraguay.

“I consumi dell’UE distruggono l’ambiente e contribuiscono ai cambiamenti climatici, ma non solo” afferma Sam Lawson, autore del rapporto. “Per sua natura, la deforestazione illegale porta anche a corruzione e di conseguenza a perdita di guadagni, violenza e abuso di diritti umani. Coloro che cercano di fermarla sono stati minacciati, assaliti o persino uccisi.”

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