8 Aprile 2016 - 13:51

Delrio muove lo scacchiere del petrolio?

delrio petrolio

Stando ad alcune intercettazioni, il ministro Delrio, attraverso alcuni suoi alti funzionari, autorizza la nomina di Alberto Cozzo a capo dell’Autorità portuale di Augusta per farla diventare centro di stoccaggio del greggio

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L’inchiesta sul petrolio si fa ancora più fitta e ingarbugliata in seguito ad alcune intercettazioni riguardanti l’attuale Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio. Dopo la bufera che ha colpito l’ex ministro Guidi, che avrebbe favorito il suo compagno per l’attuazione del “megaprogetto” sul petrolio italiano, ora un altro importante tassello potrebbe aiutare gli inquirenti a sgarbugliare la lunga matassa di personaggi politici coinvolti nell’inchiesta petrolio.

Il Fatto Quotidiano qualche giorno fa ha rivelato che il sogno dell’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, capo di stato maggiore della Marina Militare, è quello di realizzare un grande sogno con Gianluca Gemelli (ingegnere, imprenditore e compagno dell’ex ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi): rendere il porto di Augusta (Siracusa) uno dei principali centri di stoccaggio di petrolio nel Mediterraneo.

delrioPer realizzare questo enorme sito di stoccaggio, che produrrà milioni di euro all’anno, Gemelli avrebbe chiesto aiuto a De Giorgi per sbloccare, all’Autorità portuale di Augusta, un uomo a lui fidato, che non avrebbe creato alcun problema nell’attrezzare il pontile necessario all’attracco delle petroliere, nell’installazione di tubi necessari al trasporto del greggio e nell’autorizzare la serie di serbatoi che conserveranno il petrolio. Quell’uomo sarebbe Alberto Cozzo che, nel dicembre 2015, è stato confermato dal il ministero di Delrio nel suo ruolo di capo dell’autorità portuale di Augusta.

Gli investigatori seguono passo dopo passo la vicenda attraverso le decine di telefonate che si scambiano gli uomini della “combriccola”. La cosa che subito salta all’occhio degli inquirenti è l’estrema veridicità dei fatti, perché, in effetti, la nomina è avvenuta. Se quanto emerge sarà confermato, la “combriccola” di politici e imprenditori avrebbe messo per iscritto la Legge Navale da 5,4 miliardi e autonominato il capo di un’autorità portuale con l’aiuto (probabilmente) del ministro Delrio. La casella sbloccata ad Augusta, per Gemelli, con l’aiuto di Delrio, valeva milioni di barili l’anno da smistare in Sicilia. Un vero e proprio affare milionario, stroncato però dalla Squadra mobile di Potenza e dalla Procura.

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