18 Maggio 2020 - 20:07

Di Maio sul turismo: “Italia aperta, no a black list e corridoi turistici”

di maio, decreto covid

Di Maio nella video conferenza sui flussi turistici nell’Ue  conferma che l’Italia è pronta ad accogliere i turisti europei

“È inammissibile che ci siano black list tra Paesi Ue. Se non cambiamo direzione, ci saranno serie ricadute economiche sul comparto turistico di tutti i Paesi europei, non solo dell’Italia”. Così tuona il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nella video conferenza sui flussi turistici nell’Ue. L’iniziativa partita,da Berlino, per discutere dei permessi di ingresso, delle regole sulla quarantena e di una collaborazione fra gli enti sanitari.

«Dal 3 giugno l’Italia ripartirà a 360 gradi — ha spiegato Di MaioCi si potrà muovere tra le regioni e siamo pronti ad accogliere in sicurezza cittadini europei che vogliono passare le loro ferie in Italia. Le nostre strutture sono pronte, preparate e all’avanguardia.»

I corridoi turistici

Cosa sono i corridoi turistici che Di Maio ha precisato che non ci saranno? Si tratta da corridoi preferenziali tra nazioni covid- free (ovvero che hanno raggiunto il contagio 0). Inizialmente si ipotizzava che i viaggi tra nazioni si potessero fare solo tra nazioni che avessero un basso indice di contagio lasciando fuori di conseguenza Italia e Spagna. Questi corridoi che riportano alla divisione tra Nord e Sud si basano su rapporti bilaterali fatti dalle nazioni colpite.

Così venerdì la Slovenia aveva annunciato l’uscita dall’emergenza e l’apertura dei suoi confini ai cittadini Ue, per poi ritornare sui suoi passi sabato con il premier che spiegava la necessità prima di accordi bilaterali con i Paesi confinanti. L’Austria riaperto le frontiere con Germania, Liechtenstein e Svizzera. Ma ha ribadito la chiusura delle frontiere con l’Italia se non per motivi di lavoro e traffico merci.

Di Maio ha ricordato che «i corridoi turistici, tramite accordi bilaterali, sono contro lo spirito dell’Unione europea. Ci dobbiamo tutti impegnare a non favorirne direttamente, né indirettamente tramite liste degli sconsigli».