28 Luglio 2021 - 15:41

Digitale terrestre: sei mesi per il passaggio alla “nuova era”

Digitale Terrestre

Slitta l’appuntamento con il nuovo standard di trasmissione del digitale terrestre. Invariata la data per l’abbandono delle vecchie frequenze

Ne avevamo già parlato, ma la rivoluzione del digitale terrestre dovrà attendere qualche altro mese. La data del passaggio al nuovo standard televisivo Mpeg-4 al posto dell’attuale Mpeg-2, inizialmente fissato in data 1° settembre 2021, è stata prorogata al 2022. A slittare sarà anche l’inizio delle trasmissioni in Dvb-T2, inizialmente fissato al 2022 e traslato agli inizi del 2023.

Nessun obbligo da parte del Mise. L’unica richiesta mossa è che un numero di “programmi rappresentativi” passi al nuovo standard Mpeg-4 a partire dal 15 ottobre 2021. È stato inoltre stanziato un bonus di 100 euro per nucleo familiare con l’intento di spingere le famiglie ad acquistare un nuovo televisore in grado di supportare questa tecnologia.

Nessuna novità rilevante con riferimento alle frequenze in banda 700, che saranno di proprietà delle telecomunicazioni. La data da segnare in rosso sul calendario è quella del primo luglio 2022. Da quel giorno le società di tlc potranno servirsi delle frequenze per veicolare la tecnologia 5G.

La prima regione italiana a fare da apripista per la “nuova era” della tecnologia sarà la Sardegna. A partire dalla fine dell’anno verrà abbandonata la vecchia frequenza (anche per evitare interferenze con la Francia).