17 Febbraio 2021 - 23:16

È morto Raffaele Cutolo, il boss fondatore della Nuova Camorra Organizzata

Raffaele Cutolo

Si spegne a 79 anni “O Professore”, com’era noto Raffaele Cutolo. Il fondatore della Nuova Camorra Organizzata era ricoverato nel reparto sanitario detentivo del carcere di Parma

È morto Raffaele Cutolo. Il celebre boss della Camorra si è spento all’età di 79 anni nel reparto sanitario detentivo del carcere di Parma. Soprannominato “O Professore” perché tra i compagni di carcere era l’unico in grado di leggere e scrivere, Cutolo fondò la Nuova Camorra Organizzata negli anni ’70. Le sue condizioni di salute si erano deteriorate già la scorsa estate, tanto che il tribunale ne aveva disposto il trasferimento nel reparto sanitario del carcere. Il Tribunale di Bologna gli ha negato i benefici degli arresti domiciliari. Alla sua morte, Cutolo era il detenuto più anziano al 41-bis.

La parola all’avvocato del boss

L’avvocato di Raffaele Cutolo, Gaetano Aufiero, ha appreso della morte del suo assistito poco dopo l’evento. “L’ultima volta che si sono visti è stato 20 giorni fa, ma avevamo chiesto un colloquio straordinario perché avevamo saputo nei giorni scorsi di un improvviso peggioramentospiega l’avvocato riferendosi alla moglie del boss, Immacolata Iacone. “La signora sta partendo per raggiungerlo perché vorrebbe vederlo almeno da morto, visto che non le è stato concesso di vederlo da vivo per l’ultima volta. Dubito che sarà concessa qualunque forma di cerimonia, ma in ogni caso attenderemo le decisioni del caso e ci regoleremo di conseguenzaconclude l’avvocato.

O Professore e la Nuova Camorra Organizzata

Originario di Ottaviano, Raffaele Cutolo inizia la sua carriera criminale nel lontano 1963. Nei primi anni ’70, durante la detenzione in carcere, diviene un mito nel mondo della camorra creando la Nuova Camorra Organizzata. Un modello nuovo di clan, basato sui meccanismi piramidali tipici della mafia siciliana e della ‘ndrangheta, in luogo della tradizionale struttura orizzontale della camorra. L’adesione avveniva mediante culti di ispirazione massonica e nella NCO vigeva il culto della personalità del capo. Come avviene ancora oggi in Corea del Nord. Ma anche una riforma ideologica ed imprenditoriale: la camorra smetteva di essere banditismo per dedicarsi all’imprenditoria. Una vita passata quasi per intero recluso in numerosi istituti penitenziari sparsi per tutta Italia. Nel 1982 fu incarcerato all’Asinara, riaperto per l’occasione su richiesta esplicita di Pertini. Ci rimarrà fino al 1987. Alla fine, venne condannato a 4 ergastoli da scontare in regime di 41-bis a partire dal 1995, spegnendosi a Parma.

Immagine dell’ala del Carcere dell’Asinara dove fu detenuto Cutolo dal 1982 al 1987
Immagine della cella nel Carcere dell’Asinara dove fu detenuto Cutolo dal 1982 al 1987