23 Marzo 2018 - 12:26

Elezioni Camere, clamoroso: Forza Italia rompe con la Lega

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Durante la prima seduta della nuova legislatura per le Camere, il presidente provvisorio Giachetti apre i lavori. Giorgio Napolitano è stato nominato provvisoriamente presidente del Senato

11.28: Si apre la prima seduta della nuova legislatura. Per l’elezione delle Camere, a Montecitorio, è il presidente provvisorio della Camera, Roberto Giachetti, del Partito Democratico, ad aprire i lavori. Il turno è passato poi a Giorgio Napolitano, provvisorio presidente del Senato.

Durante il discorso d’apertura, Giachetti ha ricordato il rapimento e il sequestro di Aldo Moro, condannando i fatti accaduti alla lapide di Via Fani.

È doveroso constatare una maggiore presenza di donne rispetto alle precedenti. Tuttavia il percorso non è compiuto, dobbiamo lavorare di più e meglio per raggiungere traguardi più ambiziosi. Nella giornata di ieri ancora una volta è stato profanato il monumento in via Fani. Agli autori di questo scempio, va la più ferma e dura condanna di quest’Aula. Sappiano, quegli individui, che quella storia non tornerà mai più” ha dichiarato il neo-presidente.

I comportamenti elettorali hanno mostrato quanto poco avesse convinto l’auto-esaltazione dei risultati ottenuti negli ultimi anni da governi e da partiti di maggioranza. Ha contato molto il fatto che i cittadini abbiano sentito i partiti tradizionali lontani e chiusi rispetto alle sofferte vicende personali di tanti e a diffusi sentimenti di insicurezza e di allarme” ha dichiarato Napolitano.

12.15: Dopo l’ingarbugliarsi della trattativa, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Lega decidono ufficialmente di votare scheda bianca.

Il PD voterà scheda bianca. Spetta a M5S e centrodestra indicare una soluzione, non ci sono riusciti. Spetta a loro avanzare una proposta, siamo in attesa di capire quale. C’è una situazione di impasse conclamata determinata da M5S e centrodestra. Il metodo di lavoro usato fin qui è chiaramente insufficiente. Nessuno si assume la responsabilità piena e invece giocano sui tatticismi, così il groviglio anziché districarsi si complica. Il PD ha fatto bene a tenere la sua posizione: vogliamo garantire figure di garanzia e di livello.” ha dichiarato Ettore Rosato, capogruppo del Partito Democratico alla Camera.

Non scendiamo a compromessi a ribasso e non accetteremo ricatti. Non riabilitiamo Silvio Berlusconi.” ha dichiarato Danilo Toninelli, del Movimento 5 Stelle.
Gli fa eco Luigi Di Maio: “Io un Nazareno bis non lo farò mai, non porterò mai il M5S a fare una cosa del genere. Siamo la forza del cambiamento. Sono orgoglioso della nostra compattezza granitica sui valori. Cambieremo il Paese con l’integrità e la coerenza e questo cambiamento inizia con la presidenza della Camera.

Anche Fratelli D’Italia dichiara di voler trovare una soluzione. Giorgia Meloni ha dichiarato: “Noi abbiamo fatto del nostro meglio in questi giorni per cercare una soluzione di rispetto del voto degli italiani coinvolgendo tutte le forze parlamentari, mi pare che lo stallo sia dovuto ad alcune impuntature che per certi versi trovo ancora un po’ infantili. Continueremo a lavorare per trovare una soluzione.

12.30: Silvio Berlusconi ha deciso di riunire tutto lo stato maggiore di Forza Italia. L’incontro è previsto alle 13.30 a Palazzo Grazioli. Il meeting servirà per fare il punto sul nodo delle presidenze di Camera e Senato.

12.52: Termina ufficialmente la prima votazione alla Camera. Si procede ora allo spoglio, che è pubblico ed avverrà nell’aula. Le schede saranno lette una ad una dal presidente provvisorio Roberto Giachetti. Perché ci sia la fumata bianca, è richiesta la maggioranza dei due terzi dell’Assemblea, ovvero 420 voti.
Al momento l’obiettivo sembra impossibile da raggiungere.

13.00: Continua la “maratona” delle CamereInizia ufficialmente la prima votazione al Senato. Il presidente provvisorio Napolitano ha dato il via alla prima votazione per l’elezione del presidente.
Per la prima chiamata, a scrutinio segreto, l’obiettivo da raggiungere è di 161 voti per rendere valida l’elezione.
Attese molte schede bianche.

13.21: Ufficiale: fumata nera alla Camera. Nessuno ha la maggioranza nella prima votazione. I 420 voti non sono stati raggiunti dall’Assemblea, dunque servirà una nuova votazione. Per il secondo e terzo scrutinio il quorum si abbasserà ai 2/3 dei votanti, contando anche le schede bianche.
Presente in aula anche Matteo Salvini.

14.13: Fumata nera anche al Senato. Le schede bianche sino ad ora sono oltre 300 e ci sono state solo poche schede con dei nomi. Il nuovo voto è atteso alle 17.
Dal vertice di Palazzo Grazioli, intanto, Renato Brunetta annuncia che da domani Forza Italia voterà per Paolo Romani al Senato.
L’immagine è quella di un Parlamento completamente bloccato.

16.52: Al via la seconda votazione nell’aula della Camera. I deputati confermano le attese: le schede sono quasi tutte bianche. Dunque, è quasi scontato che anche la seconda votazione andrà a vuoto e si aspetterà la terza per decidere.

17.07: Luigi Di Maio e Roberto Giachetti sono rimasti a colloquio per alcuni minuti al banco della presidenza di Montecitorio. I due sono a colloquio, in quanto il Movimento 5 Stelle vorrebbe la terza votazione già nella giornata odierna, mentre Forza Italia preferirebbe rimandare a domani.

17.20: La Lega non ha ancora stabilito se votare Paolo Romani o meno al terzo scrutinio. Il capogruppo leghista Marco Centinaio, poco prima della seduta, ha dichiarato lo stato d’incertezza per il terzo scrutinio: “Non abbiamo ancora deciso.

17.29: Iniziata ufficialmente anche la seconda votazione al Senato. Da alcuni minuti, è in corso la seconda votazione per l’elezione del presidente del Senato. Anche al secondo scrutinio, la maggioranza richiesta è di 161 voti.

17.36: Fumata nera anche alla seconda votazione alla Camera. Nessuno ha raggiunto il quorum dei due terzi dei votanti, richiesto dal regolamento al secondo e al terzo scrutinio. Servirà quindi una nuova elezione, la terza.

17.44: Giorgia Meloni, leader di Fratelli D’Italia, ha rinviato la questione Senato/Paolo Romani direttamente a domani. “Decidiamo domani. Continuiamo a lavorare per tenere unito il centrodestra.” ha dichiarato Meloni.

17.50: Stando a quanto appreso da AdnKronos, una delegazione parlamentare del Movimento 5 Stelle ha incontrato il leader della Lega Matteo Salvini. Argomento di discussione: il nodo dell’elezione dei presidenti delle Camere.

18.04: Matteo Salvini dichiara: “Abbiamo votato Bernini. Abbiamo dato la disponibilità di votare un esponente di Forza Italia, speriamo che anche altri abbiano lo stesso senso di responsabilità per uscire dal pantano.

18.10: Silvio Berlusconi ha ufficialmente dato inizio al vertice di Forza Italia.

18.15: Il capogruppo alla Camera della Lega, Giancarlo Giorgetti, conferma le parole di Matteo Salvini. “Un’alleanza così forte e storicamente provata non si può rompere su un nome. Abbiamo votato Bernini. Quanto all’andamento del voto alla Camera oggi si può anche fare la terza votazione, tanto finché non si sblocca al Senato non si sblocca neanche qua. Domani al Senato escono i nomi del ballottaggio, ma qui la votazione decisiva sarà la quinta. Purtroppo noi domattina il presidente non lo facciamo. Lo faremo domani pomeriggio, vedrete che per domenica sarà tutto a posto.”

18.20: Renato Schifani commenta la scelta della Lega: “Abbiamo appreso in Aula e ne prendiamo atto ma non era concordata né attesa. Valuterà Berlusconi ma allo stato attuale c’è un candidato di Forza Italia che è Paolo Romani: si era anche fatto il nome della Bernini, ma il nostro candidato fino a prova contraria è Romani.”

18.25: Ettore Rosato garantisce che il Partito Democratico continuerà a votare scheda bianca. “Non votiamo neanche la Bernini. Rimaniamo sulla stessa posizione.” ha dichiarato Rosato.

18.35: Il Movimento 5 Stelle non è ancora deciso su quale posizione prendere in merito alla questione Bernini. La senatrice Barbara Lezzi conferma: “Adesso decidiamo: faremo una riunione e valutiamo.

18.55: Seconda fumata nera anche al Senato. La senatrice di Forza Italia Anna Maria Bernini ha ottenuto 57 voti. 255 le schede bianche. Si procederà quindi domani a Palazzo Madama alla terza e, se necessario, alla quarta votazione. Dopo l’annuncio di Salvini, Berlusconi è rimasto senza parole, non aspettandosi questa mossa da parte dell’alleato.

19.00: Forza Italia, clamorosamente, rompe la coalizione di centrodestra. In una nota sul sito del partito si legge: “I voti al Senato ad Anna Maria Bernini strumentalmente utilizzata sono da considerarsi un atto di ostilità a freddo della Lega che da un lato rompe l’unità della coalizione di centrodestra e dall’altro smaschera il progetto per un governo Lega-M5S.

19.05: Arriva, a caldo, la risposta della Lega a Forza Italia. Giancarlo Giorgetti, alla Camera, ha commentato la scelta di votare Anna Maria Bernini.
Un atto di ostilità ha detto Berlusconi? Esagerato, gli abbiamo fatto un favore.” ha dichiarato Giorgetti.

 

 

 

 

 

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