1 Giugno 2015 - 01:12

Elezioni regionali 2015: il percorso a singhiozzo della maggioranza Pd

elezioni

I dati provvisori delle elezioni regionali mostrano un Pd in difficoltà in Liguria, Campania ed Umbria dove i destini delle direzioni periferiche sembrano segnati

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Il percorso appena terminato delle elezioni regionali evidenzia un dato politico importante che coinvolge, e stravolge, le strategie del partito di maggioranza relativa: il Pd.

Escludendo le tranquille situazioni toscana e pugliese, il partito guidato da Renzi si ritrova ad affrontare le spinose questioni Liguria, Campania e Umbria in cui i democrats mostrano tutte le falle del modello impostato dal segretario/presidente del consiglio.

Nella regione dell’ex Presidente Burlando il partito presenta la situazione maggiormente critica dove la disfatta preannunciata dalle primarie di gennaio e le ombre dell’antimafia durante la campagna elettorale hanno portato alla realizzazione di un cataclisma politico interno.

Una delle cause principali della disfatta è data dalla frattura interna che ha portato alla successiva scissione e poi alla candidatura di Luca Pastorino.

Il “violento scontro” portato avanti durante la campagna elettorale e l’effettiva dispersione elettorale, infatti, hanno determinato non solo la vittoria  del candidato di centro – destra Toti ma anche la “retrocessione” a terza forza della regione dopo il Movimento cinque stelle.

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Il futuro del partito in regione sembra sempre più in bilico in quanto il partito di Renzi si ritroverebbe ad affrontare la “concorrenza” politica dell’area civatiana, guidata dall’ex segretario della CGIL Sergio Cofferati (che pare aver raccolto un dato importante dalla competizione), e il processo di ricostruzione partendo da una situazione molto difficile.

La Campania, invece, pur rappresentando il riscatto (almeno stando ai primi dati) della maggioranza renziana, rischia di creare una situazione più unica che rara.

L’eventuale vittoria di De Luca imporrebbe una nuova discussione sulla legge Severino, attendendo il giudizio della giustizia ordinaria, e anche una riflessione sulle esternazioni della Commissione Antimafia.

Per il momento il partito si gode la vittoria ma la risoluzione del caso potrebbe portare a più grattacapi del previsto.

A chiudere il quadro agrodolce di queste elezioni regionali è la situazione dell’Umbria.

I primi dati delle elezioni regionali segnano un testa a testa fra i due candidati principali di centro-destra (Claudio Ricci) e centro-sinistra( Catiuscia Marini ) ed un eventuale sconfitta nella regione a storica guida Pd rappresenta l’ennesima “gatta da pelare”.

In questo caso, però, rispetto alle altre regioni si registra una bocciatura delle politiche portate avanti in regione fino ad oggi, ma anche una risposta al percorso intrapreso dalla maggioranza di governo.

Il dato elettorale  è ancora provvisorio… ma il futuro sembra già segnato.

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