Elodie a Sanremo 2021: brilla sul palco una “stella di periferia”
Elodie brilla sul palco di Sanremo 2021: le sue sono parole che abbattono un muro, che scavano a fondo nelle sue radici e danno dignità alle sue ferite
Lucio Dalla le definiva “stelle di periferia“. Tra esse, nascosta nella borgata romana, c’era sicuramente Elodie. Sono donne dalle grandi potenzialità ma impossibilitate a sfruttarle perché figlie di un contesto crudele, eppure straordinario.
Elodie a Sanremo 2021: parole che abbattono un muro
La co-conduttrice di Sanremo 2021 guadagna il palco e le luci si spengono. Non è a suo agio a parlare in pubblico, a consegnare al vuoto di una platea che spiazza un pezzo della sua storia, ma si fa forza: “Tutte le volte che sono riuscita ad abbattere un muro sono successe delle cose molto belle nella mia vita”. Il suo quartiere le ha dato tanto, e le ha tolto altrettanto (“Anna bello sguardo, sguardo che ogni giorno perde qualcosa“).
Elodie non si riferisce soltanto alle privazioni materiali, ma all‘aura di sfiducia che ha reso i suoi sogni meno nitidi: sempre troppo lontani, troppo audaci, troppo fuori misura per una bambina come lei (“Ma l’America è lontana, dall’altra parte della luna, a vederla mette quasi paura“). La ragazza che abita dentro di sé si è data poche possibilità: “Non ho finito il liceo, non ho preso il diploma, non ho preso la patente, non ho studiato canto (ho sbagliato, lo so), però è difficile in certi contesti riuscire a focalizzarsi su ciò che vorresti essere da grande“.
“L’altezza è un punto di vista”
A vent’anni aveva messo da parte il desiderio di essere una cantante, seppellendolo sotto strati di frustrazione: “Non cantavo più da nessuna parte. Nemmeno nella doccia“. Poi, come in una favola moderna, la strada di Elodie si è incrociata non con quella di un principe, ma con quella di musicista: un pianista jazz. Un uomo che ha visto in lei la luce, seppur ogni giorno più fioca.
Quando lei era divorata dal pregiudizio per se stessa, lui e la vita le stavano insegnando la lezione migliore: “Non bisogna sempre sentirsi all’altezza delle cose, l’importante è avere il coraggio di farle e poi si aggiusta in corsa“. Elodie porta all’Ariston l’eleganza della fragilità e la dignità delle sue ferite: una scelta così fuori moda e così eccezionale in un mondo in cui sembra che tutto ci sia dovuto. Dice di non sentirsi all’altezza del palco, dell’orchestra, dell’attenzione che richiede, ma specifica che questo non è più un suo problema, perché l’altezza è un punto di vista e perché oggi sa di brillare e vuole dirlo a tutti.
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