Emanuela Orlandi: il Vaticano riapre il caso ma la famiglia ne è all’oscuro
Emanuela Orlandi: il Vaticano riapre il caso ma la famiglia ne è all'oscuro. Scopriamo i retroscena e i dettagli
Il Vaticano ha deciso di riaprire il caso sulla scomparsa di Emanuela Orlandi dopo quarant’ anni dalla sua scomparsa. Scopriamo, insieme, tutti i retroscena.
Emanuela Orlandi: chi ha chiesto la riapertura delle indagini?
A chiedere la riapertura delle indagini sono stati sia i familiari sia il loro legale, Laura Sgrò.
Le dichiarazioni di Laura Sgrò
Laura Sgrò, dopo aver confessato che non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione formale dal Vaticano, ha affermato:
“Proprio per questo ho preparato una istanza formale che presenterò domani in Vaticano in cui chiedo informazioni dettagliate sull’apertura di queste indagini e un incontro con il promotore di giustizia per avere uno scambio quanto prima”.
Caso Emanuele Orlandi: ecco da dove si ripartirà
- Si ripartirà dai dati processualmente acquisiti;
- si seguiranno nuove piste e vecchie indicazioni all’epoca non troppo approfondite;
- si analizzerà ogni singolo dettaglio.
Emanuela Orlandi e Mirella Gregori: la storia
La sparizione di Emanuela Orlandi, quindicenne romana, si è verificata il 22 giugno 1983 mentre la ragazza rientrava a casa dopo le lezioni di musica. La vicenda, all’epoca, fu collegata alla quasi contemporanea sparizione di un’altra adolescente romana, Mirella Gregori, scomparsa il 7 maggio 1983 e mai più ritrovata.
La sorella di Mirella: “Finalmente si accende luce sulla verità”
“La notizia della riapertura delle indagini mi rende felice, finalmente si accende la luce sulla verità. Io sono e resto a disposizione, qualora gli inquirenti vogliano sentirmi. Tutto purché si continui a cercare la verità”– ha dichiarato.
Le parole di Piero Orlandi, fratello di Emanuela
“L’apertura di un’inchiesta in Vaticano– ha scritto sui social- sul rapimento di Emanuela, dopo 40 anni, se fatta veramente con la volontà e l’onestà di fare chiarezza una volta per tutte e dare finalmente giustizia ad Emanuela, potrebbe durare pochissimo. Non sarebbe necessario fare lunghissime indagini perché la Verità già la conoscono, basta raccontarla. Altrimenti spero mi convochino prima possibile per poter verbalizzare”.
Emanuela Orlandi, il fratello: “Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno e pensare positivo”
“Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno e pensare positivo. Ci vediamo, con chi vorrà e potrà’, sabato alle 16.30 a Largo Giovanni XXIII, per ricordare Emanuela e per ricordare che noi non cederemo mai di un passo fino alla Verità”– ha concluso.
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