11 Dicembre 2014 - 14:00

Energie Rinnovabili, servono più investimenti

Energie Rinnovabili, la ministra dell’ONU,  Doris Leuthard, chiede maggiore sostegno a questo tipo di energie alla conferenza dell’ONU sul clima

[ads2] Il ministro dell’energia mondiale Doris Leuthard ha lanciato l’allarme: “Se non ci saranno interventi e investimenti mirati nelle energie rinnovabili, se non si elimineranno le attuali sovvenzioni per le energie fossili, pari a circa 540 miliardi di dollari, l’aumento della temperatura sul nostro pianeta diventerà inevitabile, con tutti gli effetti negativi che ne conseguiranno”.

A confermare questa tesi, c’era già stato, poco tempo fa, uno studio condotto dal Joint Research Center della Commissione Europea, che aveva già messo sull’attenti gli stati europei.

Lo scenario prospettato dal Join Research Center parla chiaro: senza tagli alla CO2 e con un aumento delle temperature di 3,5° C, gli eventi estremi potrebbero raddoppiare. Le morti per caldo arriverebbero a 200 mila, i danni delle inondazioni dei fiumi potrebbero superare i 10 miliardi di euro e nell’Europa del sud brucerebbero 8 mila km quadrati di foreste. Il numero di persone colpite da siccità sarebbe sette volte più grande e i danni alle coste triplicati per l’innalzamento del livello dei mari. Le perdite economiche maggiori quelle per morti premature (120 miliardi di euro), seguite dagli impatti su coste (42 miliardi) e agricoltura (18 miliardi).

energie rinnovabili

Anche sulla base di questo, e di altri studi e rapporti in tutto il globo, il ministro Leuthard si è battuta mercoledì, durante la XX Conferenza dell’ONU sul clima in corso a Lima, per un rafforzamento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e degli investimenti nelle energie rinnovabili.

Il Consigliere Federale, parlando davanti ai ministri dell’energia del mondo riuniti nella capitale peruviana, ha ricordato che gli impegni finora presi non sono sufficienti per limitare a due gradi, entro la fine del secolo, l’aumento della temperatura rispetto a quelle del periodo preindustriale.

Il ministro dell’energia ha chiuso auspicandosi che un nuovo accordo vincolante sia raggiunto durante il prossimo incontro analogo che si terrà nel 2016 a Parigi.