Ennio Morricone a “Che Tempo che fa”: il compositore del “fare”
Domenica sera il Maestro Ennio Morricone e il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore sono stati ospiti della trasmissione Rai “Che Tempo che fa”
Lo scorso 10 novembre ha compiuto 90 anni, così la Rai con la trasmissione condotta da Fabio Fazio ha deciso di omaggiare il Maestro Ennio Morricone, ripercorrendo la sua invidiabile carriera che dura da oltre sessant’anni.
ENNIO MORRICONE RACCONTATO ATTRAVERSO SETTE (STRAORDINARIE) COLONNE SONORE
Morricone tradisce emozione quando parla di sua moglie, alla quale ha dedicato entrambi gli Oscar del 2007 e del 2016 .”L’ispirazione non esiste, esiste la meditazione, il pensare quello che uno deve fare e trovare una soluzione” racconta Morricone, dopo che Fazio ha ricordato un aneddoto legato la base di “Se Telefonando” di Mina.
“Il lavoro del compositore contempla sempre un aspetto artigianale. Il ‘fare’ non è soltanto un verbo. Sono due note, due suoni: il ‘fa’ e il ‘re’. Ma queste non bastano ad un compositore per scrivere, servono anche altri suoni. Se aggiungo altri suoni vien fuori momento drammatico di un film di Sergio Leone.” Una mente pindarica quella del Maestro, che da un semplice verbo riesce a fare un rimando storico.
L’intervista di Fazio ripercorre anche stralci di vita privata del compositore, come la gioventù trascorsa durante la Grande Guerra, di quando trasportava trucioli di legno in cambio di qualche pezzo di pane. Ciò insegna che la strada verso il successo è molto lunga, che deve esserci essenzialmente la consapevolezza di quel “fare” tanto caro a Morricone.
Nonostante una carriera straordinaria costellata di successi, il Maestro ha anche lasciato spazio per qualche delusione: è il caso di The Mission del 1986. “Tutta la sala aveva protestato. Ancora ci penso, quella sera andai via…”
“Quello del compositore è un lavoro complesso. È l’ultimo che presenta il lavoro al regista, che può essere contento o meno… Il compositore però deve esprimersi con le sue idee e questo è fondamentale. Il suo stile deve vincere e deve stare bene al regista e al pubblico… quest’ultima parte è la cosa più difficile.”
Scontata la domanda di Fazio: il regista con cui si è trovato meglio?
“Giuseppe Tornatore“.
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