15 Dicembre 2020 - 11:54

Europa League, Milan: ti presento la Stella Rossa

stella rossa

L’Urna di Europa League ha regalato al Milan la sfida alla Stella Rossa, una squadra che evoca dolci ricordi di passate notti Europee

Corsi e ricorsi storici. L’urna di Europa League ha sorteggiato il Milan con la Stella Rossa di Belgrado, un accoppiamento che evoca nella mente dei tifosi del Diavolo alcuni dei ricordi più dolci nella storia del club. Dalla nebbia di Belgrado che ha dato il via all’epopea del Milan di Sacchi e dei tre olandesi fino al preliminare di Champions League del 2007 culminato con la vittoria di Atene, i ragazzi di Pioli sperano che la “benedizione” della Crvena Zvezda porti fortuna anche al gruppo di oggi, autore di una grande partenza in campionato e voglioso di riportare il club al vertice del calcio italiano, ma soprattutto Europeo.

Ma cosa è diventata oggi la Stella Rossa? Gli idoli di ieri erano fuoriclasse del calibro di Prosinecki, Pancev e soprattutto Savicevic, poi protagonista anche con il Milan, mentre la rosa attuale ha valori nettamente inferiori. L’allenatore è di rango, parliamo della leggenda dell’Inter Dejan Stankovic, ma in campo i giocatori più importanti sono Diego Falcinelli (girovago del calcio italiano) e Ben El Fardou (reduce da un’esperienza fallimentare in Grecia). In particolare il centravanti italiano ha scoperto la sua dimensione in biancorosso e sta trascinando la squadra verso il suo quarto titolo nazionale consecutivo a suon di gol: 7 in 10 partite.

Il punto forte della Crvena Zvezda risiede però all’esterno del rettangolo di gioco. Lo stadio Marakana di Belgrado può diventare un vero e proprio incubo per gli avversari dei serbi ed è proprio questo il fattore al quale il Milan dovrà prestare maggiore attenzione. In caso di assenza di tifo causa emergenza Covid, i ragazzi di Pioli non dovrebbero faticare ad imporre la superiorità tecnica e qualitativa. Se la UEFA dovesse invece aprire le porte ai tifosi, attenzione al 12imo uomo della Stella con la consapevolezza però che, in campo europeo, questa sfida è sinonimo di vittoria finale della competizione.