Europei 2012: il ciclo della Nazionale di Cesare Prandelli
Gli Europei per la nazionale italiana sono un tasto dolente, visto che a differenza dei mondiali di calcio, l’Italia ha vinto molto poco, pur arrivando per ben due volte a un passo dal titolo
Europei 2020 – Sarebbe dovuta partire tra un mese la 16esima edizione di Euro 2020, ufficialmente spostata al 2021, sempre con lo stesso numero di nazionali e di città che saranno coinvolte per questo importante evento sportivo.
L’occasione è però quella giusta per riavvolgere il nastro e rivedere quello che è successo durante le ultime edizioni del campionato europeo di calcio. Gli Europei per la nazionale italiana sono un tasto dolente, visto che a differenza dei mondiali di calcio, l’Italia ha vinto molto poco, pur arrivando per ben due volte a un passo dal titolo nel corso delle ultime edizioni.
Europei 2012: un gruppo unito che sfiorò l’impresa
Non è un caso se l’ultima nazionale che si ricordi con piacere, prima della gestione di Roberto Mancini, è stata proprio quella di Antonio Conte e ancora di più quella di Cesare Prandelli, arrivata nel 2012 a un soffio dalla storica seconda vittoria di questa competizione internazionale.
Probabilmente la Spagna del 2012, era una nazionale troppo forte per essere battuta dal nostro gruppo, che comunque aveva saputo capitalizzare al meglio l’idea di gioco di quegli anni, risultando non a caso una squadra competitiva e capace di giocare alla pari contro avversarie come Germania e Inghilterra, e nella fase a gironi contro la Spagna stessa.
L’edizione del 2012, disputata in Polonia e Ucraina, è uno dei ricordi migliori, per il calcio italiano legato alle ultime generazioni di appassionati di calcio, quelli che appunto erano troppo giovani per ricordare il mondiale di sei anni prima e ancora di più per l’Europeo 2000, quello dove probabilmente la Nazionale di Dino Zoff, era data come favorita, in termini di pronostici e di bookmaker.
Per quanto riguarda il discorso relativo al betting 888 Scommesse sportive durante la fase di qualificazione per gli Europei 2020, che verranno disputati nel 2021 in modalità itinerante, è interessante notare come le quote dell’Italia siano andate migliorando, partita dopo partita, risultato utile dopo risultato utile.
La Spagna di del Bosque: una nazionale imbattibile in quel momento storico
Nel 2012 il gruppo C era composto dai campioni in carica della Spagna, reduci di un mondiale e un europeo vinto, in sequenza, senza contare che gli altri avversari erano altre due squadre non certo facili da affrontare come la Croazia e l’Irlanda.
L’Italia veniva da un Europeo come quello del 2008, andato così così e soprattutto dal fiasco ai mondiali in Sudafrica del 2010, con Lippi tornato a guidare gli Azzurri. Ne uscì fuori una buona prova per gli uomini di Prandelli, che durante la fase a gironi, uscirono imbattuti, ma senza convincere troppo, ottenendo 1 vittoria e 2 pareggi, ma che successivamente saprà riscattarsi durante i quarti di finale e soprattutto durante la semifinale vinta contro una Germania, sulla carta molto più forte.
Non è certo un caso se quel gruppo nei Mondiali in Brasile vincerà il quarto titolo, prima umiliando i padroni di casa e poi soffrendo ma meritando contro l’Argentina di Messi. Di quell’Europeo resterà però quella bella prova in semifinale, l’ennesimo atto di una sfida senza tempo, tra due delle nazionali più forti del mondo: Italia-Germania.
Quattro anni dopo, sotto la guida di Antonio Conte, sarà invece la Germania a spuntarla, durante una estenuante partita terminata ai calci di rigore. Agli Europei del 2021, la Nazionale di Roberto Mancini arriva come una delle squadre più quotate per arrivare fino alla fine, un parziale riscatto dopo la mancata qualificazione ai mondiali di Russia 2018, con un gruppo che oggi appare compatto, coeso e concreto.
ARTICOLO PRECEDENTE
Michele Bravi: “La vita breve dei coriandoli” testo e significato
ARTICOLO SUCCESSIVO
Amazon Elettronica, occasioni da non perdere fino al 22 maggio 2020