Extra deficit: una manovra che porterebbe il PIL all’8%
Il Consiglio dei Ministri oggi approva una manovra di extra deficit con lo scopo di aumentare il PIL al fine di fronteggiare le conseguenze dell’emergenza sanitaria
Questa mattina il Consiglio dei Ministri è chiamato ad approvare una manovra di extra deficit da 50-55 miliardi. Così per effetto del crollo della crescita il rapporto con il Pil andrebbe verso l’8% o più. Sempre in mattinata il Consiglio dei Ministri dovrebbe redigere il Documento di Economia e Finanza con le stime per quest’anno su prodotto e conti, tenendo conto dell’emergenza coronavirus. Il Cdm era inizialmente previsto per lunedì, viene posticipato per la seconda volta. Il posticipo è dovuto all’esigenza di coniugare bene il nuovo margine di spesa che il Parlamento dovrà autorizzare e le misure da finanziare con queste risorse.
Il provvedimento oltre alla spesa in deficit (50-55 miliardi appunto) dovrebbe stanziare 30 miliardi. Questi soldi serviranno poi per finanziare le garanzie alle imprese del dl Liquidità. Probabilmente si stanzieranno altri 20 miliardi per pagare i debiti della pubblica amministrazione verso le imprese. Il che farebbe lievitare il conto del fabbisogno totale del decreto a 100 miliardi circa. Nel dl Aprile potrebbe inoltre approdare una ricapitalizzazione di Cassa depositi e prestiti da circa 40 miliardi. Per quanto riguarda il Def si immagina che lo scenario di conti e crescita potrebbe peggiorare ulteriormente. Ma la situazione dovrebbe migliorare entro il 2021.
A spingere verso il basso la crescita il doppio effetto del Covid, prima lo shock all’export con il contagio in Cina, poi lo shock ai consumi interni con le misure anti-diffusione. Si prospetta un calo del Pil dell’8%, quindi il deficit-Pil salirebbe verso l’8% o più a causa del peggioramento della crescita, mentre il debito pubblico potrebbe viaggiare a quota 155-160% del Pil. Nel 2021 però dovrebbe arrivare il rimbalzo del Pil al 6% mentre il rientro del deficit sarà graduale.
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