26 Aprile 2016 - 12:38

Facebook punisce così i post “acchiappa click”!

crittografia

Era ora. Facebook dichiara guerra al “click baiting”, pratica che consente a siti di pubblicare post “acchiappa click” attirando i lettori con titoli creati ad hoc!

[ads1] Lo ammettiamo, lo abbiamo fatto anche noi. Il titolo Facebook punisce così i post “acchiappa click” rientra in questa pratica diffusissima tra i siti di notizie. Noi lo abbiamo fatto per dimostrare quanto sia importante un titolo per attirare i lettori, con un’unica conseguenza per chi scrive: guadagnare in pubblicità!

Tuttavia, al di là del titolo, nel fenomeno del “click baiting” non c’è corrispondenza tra contenuto e titolo sensazionale. Per essere più precisi, in questo articolo con il titolo apparentemente “acchiappa click” non dovrebbe esserci spiegato come Facebook punisca questi post. Invece noi, che andiamo contro questa pratica, riempiamo di contenuto i nostri articoli. E lo facciamo anche in questo caso.

ACCHIAPPA CLICK

Fonte Foto Il Giornale

Facebook punisce i post “click baiting” premiando, grazie ad un nuovo algoritmo della News Feed quei contenuti e, di conseguenza i siti a cui appartengono,  su cui gli utenti si soffermano maggiormente nella lettura, andando contro l’effetto rimbalzo.

Il tempo trascorso nella lettura di un contenuto in rete aiuta a capire dove si focalizza l’interesse dei lettori, ponendo attenzione anche alla diversità dei contenuti pubblicati dalle pagine.

Per ora, molti possono tirare un sospiro di sollievo. Le modifiche sono previste sui browser ‘mobile’ e su Instant Articles, edicola digitale curata da testate giornalistiche.

In attesa di maggiori novità in merito, che saranno rilevate nelle prossime settimane, la decisione è presa: non si può misurare il valore di un contenuto dal numero di “Like”, commenti e condivisioni!

Per poter pensare ad un algoritmo del genere, è stato necessario l’aiuto degli utenti. Ad essi è stato chiesto come poter migliorare la loro esperienza quotidiana nei social network, assegnando dei voti a storie specifiche o ponendo loro domande del tipo “Quanto ti andrebbe di vedere questa notizia nella tua bacheca?

Inoltre, le “reactions”, inserite recentemente, riescono a dare un significato più esplicito alle emozioni degli utenti durante la lettura di un post.

La preoccupazione più grande è per i social media editor delle fanpage dei giornali. Se produrranno contenuti di scarso valore per gli utenti saranno puniti, mentre il loro lavoro sarà premiato nel caso contrario; grazie all’algoritmo nuovo si genererà molto più traffico per  i virtuosi.

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