Fase 2, il Governo blocca le Regioni: no alle riaperture anticipate
La Fase 2 continua a dividere Governo e Regioni, le quali chiedevano una riapertura anticipata. Ma il no del Governo arriva in videoconferenza
La Fase 2 è iniziata da soli 5 giorni ma gli animi dei vari governatori sono divisi. Da giorni invocavano una riapertura anticipata di negozi e attività. Durante la videoconferenza Stato-Regioni, le autorità territoriali avevano presentato dunque al governo un documento congiunto in cui si richiedeva una riapertura anticipata per i negozi all’11 maggio. Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, frena: se ne parlerà solo a partire dal 18 maggio. Per ora ci si dovrà attenere alle norme dell’ultimo Dpcm in quanto servono almeno due settimane per valutare gli effetti dell’allentamento delle misure restrittive sull’evoluzione dell’epidemia.
Anche la prossima settimana, quindi, si continueranno a mantenere le norme approvate finora con il Dpcm dello scorso 26 aprile. Inoltre l’esecutivo ribadisce che servono almeno due settimane per valutare l’effetto dell’allentamento delle misure di contagio sull’evoluzione dell’epidemia. Se i dati raccolti in questo periodo lo permetteranno, da lunedì 18 maggio si procederà con una mappatura di differenziazioni regionali e nei territori dove il contagio apparirà sotto controllo – anche in base a quanto redatto nel documento pubblicato dall’Inail per la Fase 2 – si potrà avviare un’ulteriore riapertura. Ma fino ad allora, le regole restano le stesse su tutto il territorio nazionale.
Altro semaforo rosso per le Regioni per questa Fase 2. Intanto la città autonoma di Bolzano riapre negozi e attività.
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