28 Settembre 2015 - 09:28

Festa Civica, riflettori puntati su De Luca e Boschi

Festa Civica

Sala gremita a Salerno in occasione della seconda giornata di Festa Civica. Boschi contro emendamenti Calderoli: “Grasso trovi una soluzione”, De Luca attacca Rai 3: “Compie atti di camorrismo giornalistico”

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Ieri mattina si è conclusa con un intenso dibattito politico la seconda giornata di Festa Civica, la festa nazionale di Scelta Civica a Salerno. Tra gli ospiti maggiormente attesi il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e l’onorevole Maria Elena Boschi, Ministro per le riforme costituzionali e per i rapporti con il Parlamento. Cruciali i temi discussi.

Come ricostruire le ragioni dello sviluppo e ricollocare la regione Campania in un contesto di competitività nazionale? Come rompere con la tradizionale gestione clientelare dei fondi europei? Dure e decise le parole del neo-governatore Vincenzo De Luca: “Si volta pagina nella logica d’investimento dei fondi europei… al di là di ogni forma di clientelismo l’obiettivo è creare lavoro, sviluppo, competitività per la regione Campania, chi c’è c’è chi non c’è vada al diavolo“. 

Festa Civica

Festa Civica, De Luca

Per quanto riguarda il contesto economico e culturale in cui versa il Mezzogiorno De Luca non ha dubbi: “Il Sud deve maturare uno spirito civico diverso, non abbiamo ancora acquisito il dovere di rispettare i beni pubblici”. Ad aggravare il tutto l’alto livello di inefficienza della Pubblica Amministrazione: “Se non smantelliamo l’apparato burocratico amministrativo faremo fatica ad andare avanti”. 

Lungo e acceso l’attacco ai giornalisti e al mondo dell’informazione. Dopo aver ricordato la sua condanna in primo grado per abuso d’ufficio, il neo-governatore ha definito la terza rete del servizio pubblico come “la più grande fabbrica di depressione, la lobby radical chic del Paese che compie atti di camorrismo giornalistico, attacchi personali, atti di imbecillità, ma non ingenua”. “

De Luca, incalzato dal moderatore, precisa cosa intende con l’espressione camorrismo giornalistico: “Se viene un giornalista e mi intervista, e poi si spezzetta e ne escono 10 secondi, questo per me è camorrismo giornalistico”. 

Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi non può evitare di toccare la questione relativa all‘approdo al Senato della Riforma costituzionale. La discussione finale, come ben sappiamo, è prevista il 13 ottobre. “Finché non arriviamo all’ultimo voto rimango prudente ma sono determinata ed ottimista. Le prossime due settimane non saranno di certo una passeggiata, ma ce la faremo”.

Festa CivicaNon manca il riferimento ai 75 milioni di emendamenti depositati dal senatore della Lega Roberto Calderoli. “Servirebbero 70 anni solo per votare gli emendamenti proposti da Calderoli. E’ impensabile che un senatore blocchi il lavoro del parlamento con il proprio ostruzionismo”Spetta al Presidente del Senato, Pietro Grasso, il compito di trovare una soluzione.

Oltre alla riforma di Palazzo Madama il ministro si sofferma sull’ Italicum sottolineando quanto “non sia serio rimettere in discussione una legge che è stata votata soltanto 4 mesi fa dal governo” e invitando a concentrarsi “sulle riforme costituzionali senza usare la legge elettorale come contrattazione sulle riforme”. 

Per quanto riguarda le unioni civili si augura che l’approvazione possa avvenire entro fine anno, ma non garantisce nulla poiché “l’ostruzionismo ha fatto slittare i tempi della Riforma costituzionale”.  Il 15 ottobre inizierà la discussione sulla legge di stabilità quindi rimangono solo due giorni per tentare, quantomeno, di portare in aula la legge sulle unioni civili.

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