La fine del mito americano: sì all’impeachment contro Trump
La Camera ha votato e con ben 232 sì accoglie la mozione di impeachment contro Trump. L’accusa? Incitamento alla violenza. Tra i sì anche alcuni repubblicani
Si sono concluse le votazioni della Camera per la mozione di impeachment contro il presidente Donald Trump, accusato di alti crimini e incitamento alla violenza per i fatti di Capitol Hill. Questa è la seconda accusa di impeachment per il presidente Trump che ora dovrà fare i conti con la decisione della Camera. Tra i sì anche 10 repubblicani, segno di un crollo interno tra i conservatori, da sempre schieratisi a favore di telecamera in difesa del presidente in carica.
La mozione vinta con ben 232 sì, contro 197 voti contrari, prevede l’immediata destituzione dei poteri e l’impossibilità di poterne usufruire nuovamente in futuro. I repubblicani unitisi al gruppo dei democratici a favore dell’impeachment contro Trump sarebbero: Liz Cheney del Wyoming, Jaime Herrera Beutler di Washington, John Katko di New York, Adam Kinzinger dell’Illinois, Fred Upton del Michigan; Dan Newhouse di Washington, Peter Meijer del Michigan, Anthony Gonzalez dell’Ohio, David Valadao, California e Tom Rice del South Carolina.
Impeachment parte II
Questa per Donald Trump non è, in realtà, la prima volta. Alla fine del 2019, infatti, la Camera aveva approvato entrambi gli articoli di impeachment contro il tycoon americano, accusato all’epoca di abuso di potere e ostruzione nei confronti del Congresso.
In quell’occasione però, il Senato decise per l’assoluzione. Ma i dieci nomi repubblicani di questa sera pesano come un macigno considerato che, durante il primo tentativo di impeachment, i repubblicani decisero di votare in pieno anonimato. Ora però, i nomi saltano fuori e fanno rumore ed eco al partito democratico.
Nessun rimorso da parte di Donald Trump, soltanto un monito alla non violenza in vista dell’inaugurazione del presidente eletto Biden: ‘Non deve esserci alcun tipo di violenza, vandalismo o atto illegale. Non è ciò in cui credo e non è ciò in cui l’America crede. Chiedo a tutti gli americani di aiutarmi a stemperare le tensioni e a placare gli animi‘.
La storia in un voto
Il voto della Camera segna una nuova pagina per la storia americana. Oltre Trump, soltanto altri due presidenti degli Stati Uniti sono stati accusati di impeachment, nessuno, invece, è mai stato accusato per ben due volte, prima di oggi.
Prima dell’inizio delle votazioni, la Presidente della Camera dei Rappresentanti, Nancy Pelosi ha rivolto un appello ai suoi colleghi, affinché la mozione passasse come ‘un rimedio costituzionale capace di assicurare la salvezza della Repubblica dalle mani di un uomo, il quale è fortemente determinato a distruggere tutto ciò che ci unisce.
Pelosi avrebbe poi concluso: ‘Deve andarsene. E’ un pericolo evidente per la nazione che amiamo. Ciò non mi da alcuna gioia anzi, mi distrugge il cuore dirlo‘.
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