Fisco, il decreto per le sanzioni sul 730 rinviato a Settembre
Il decreto sul fisco introduce la pena per gli evasori. Tra gli emendamenti, anche quello che riscrive il calendario fiscale. Italia Viva vota contro
14 ore. Tanto è durata la seduta di Governo. La battaglia tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle diventa sempre più aspra, e i toni non sono sicuramente rassicuranti. L’ultima battaglia è stata quella che ha coinvolto il decreto sul fisco, che ha finalmente avuto il via libera dalla Commissione Finanze. Il mandato ai relatori è arrivato al termine di una seduta notturna e dopo che si è registrata una spaccatura nella maggioranza. Una spaccatura profonda proveniente dal centrosinistra.
Italia Viva, infatti, ha votato contro il nuovo decreto sul fisco. Gli emendamenti proposti dal Movimento 5 Stelle, riguardanti l’inasprimento delle sanzioni penali per i reati tributari, non sono stati ben accolti dal partito fondato da Matteo Renzi. Il provvedimento verrà esaminato domani, martedì 3 Dicembre, dall’Assemblea di Montecitorio, in prima lettura. Il decreto scade il 25 e viene pertanto dato per certo il ricorso al voto di fiducia fa parte del Governo. Quest’ultima dovrebbe essere posta martedì, con voto nella giornata di mercoledì.
Tra le misure approvate, vi sono lo stop alle sanzioni per i negozianti senza pos, il rinvio delle multe per chi non si adegua alle nuove regole dei seggiolini, la RC Auto anche per i motocicli, l’IVA al 5% per gli assorbenti lavabili e il modello 730.
“La decisione di rinviare applicazione della spazzacorrotti per equiparare le regole di trasparenza tra partiti e fondazioni è un clamoroso errore che la Commissione ha fatto nottetempo col voto favorevole di M5S, PD e LEU e il voto contrario di Italia Viva.” ha dichiarato Luigi Marattin, deputato di Italia Viva.
“Sulle fondazioni è stata fatta una porcheria che va tolta. Il decreto torni subito in commissione.” ha detto invece Luigi Di Maio.
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