Fisco: ecco il piano del Governo per agevolare le imprese
Nel piano del Governo per riformare il fisco, c’è il ritorno dell’Aiuto alla Crescita Economica (ACE). Inoltre, è vicino l’addio alla cosiddetta mini-Ires
Il nuovo esecutivo spinge anche sul settore secondario. Il piano per la crescita delle imprese passa anche per la riforma del fisco, oltre che dal rilancio e dalla stabilizzazione del piano “Industria 4.0“. Sul tavolo dei tecnici e nelle intenzioni del Governo è tornato al centro del dibattito l’Aiuto alla crescita economica, conosciuto come ACE. Quest’ultimo è lo sconto fiscale che rafforza l’investimento patrimoniale delle imprese e dell’intero sistema produttivo italiano. Ora, con Stefano Patuanelli alla guida del ministero, ritorna pesantemente in auge.
La legge di Bilancio dello scorso anno ha soppresso l’agevolazione e la cosiddetta mini-Ires l’ha definitivamente sostituita. Ad oggi è rimasta solo la possibilità di utilizzare le eccedenze ACE prodotte nei periodi d’imposta in cui l’agevolazione era operativa.Rivista e corretta con il Decreto Crescita del Governo giallo-verde, la mini Ires in vigore dal 1° gennaio scorso riconosce una riduzione progressiva dell’aliquota Ires dal 24% al 20% a partire dall’anno d’imposta 2023 per gli utili reinvestiti in azienda.
Il ritorno dell’ACE era particolarmente atteso, soprattutto alla luce delle promesse delle agevolazioni alle imprese da parte del Movimento 5 Stelle. A pesare saranno sicuramente gli effetti sulla finanza pubblica. Infatti, se c’è una falla in questo sistema, è quella del trovare le coperture adatte. Il rendimento figurativo del capitale proprio è stato ridotto con la legge di Stabilità del 2017 prima dal 4,75% all’1,6% e dal 2018 in poi all’1,5%.
A questo, poi, si aggiunge anche la possibilità di sfruttare eventuali eccedenze dei bonus, che così non andranno perduti.
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