29 Marzo 2020 - 23:00

400 milioni in buoni spesa: cosa sono e come funzionano?

cuneo fiscale Palermo

Per fronteggiare l’emergenza Coronavirus il Governo ha stanziato 400 milioni di euro in buoni spesa. I fondi saranno inoltrati agli 8000 comuni italiani

Un’emergenza straordinaria ha previsto una risposta straordinaria. Si tratta della manovra economica del Governo che ha stanziato 400 milioni aggiuntivi ai già previsti 4 miliardi e 700 milioni. Il quasi mezzo milione milione servirà per concedere ai comuni di consegnare buoni spesa alle famiglie più in difficoltà. Si tratta dell’anticipo del Fondo di Solidarietà da 4 miliardi e 300 milioni che doveva essere erogato nel mese di maggio, con un’aggiunta di 400 milioni che lo Stato ha concesso visto il già comunicato ritardo nella consegna dei 600 euro previsti dal decreto “Cura Italia. L’accordo è stato siglato dal Governo e Anci (Associazione dei Comuni  Italiani) guidata da Antonio Decaro, sindaco di Bari.

Suddivisione dei fondi

I fondi saranno distribuiti agli 8.000 comuni con una divisione per abitanti. Tuttavia verrà utilizzato anche un algoritmo per utilizzare i 400 milioni aggiuntivi dove c’è più bisogno.

L’utilizzo

Pare che il Governo abbia concesso carta bianca ad ogni singolo comune sulle modalità di utilizzo. A spiegare l’organizzazione è stato il sindaco Decaro. Ques’ultimo ha confermato “l’utilizzo di strutture quali banchi alimentari ancora aperti, altrove saranno i servizi sociali a distribuire i buoni per la spesa e, se si tratta di anziani che non hanno la possibilità di uscire, saranno i volontari stessi ad occuparsi della spesa“.

Il criterio generale è che i buoni abbiano un valore di minimo 25 euro a un massimo di 50 euro per nucleo familiare. Tuttavia il singolo comune potrà agire secondo precise esigenze. I fondi destinati ai comuni dovranno essere sufficienti sino al 15 aprile 2020, giorno in cui dovrebbe cominciare, invece, l’erogazione dei 600 euro per la fasce deboli li previsti proprio dal DL “Cura Italia”.

Modalità di richiesta

Nel tempo massimo di una settimana ogni comune italiano dovrà attivare un numero da chiamare e sarà sempre la singola amministrazione a rendere nota la lista dei supermercati convenzionati dove poter utilizzare i buoni spesa.