24 Maggio 2016 - 11:02

Fotografia, piccola guida alla scelta della macchina fotografica

Fotografia

L’estate sta arrivando, le vacanze si avvicinano e la voglia di tornare a casa con tanti ricordi si fa sempre più viva. Quale miglior modo, se non la fotografia, per compiere questa missione?

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Fotografia, il panorama commerciale di strumenti fotografici è piuttosto ampio. Esistono, oramai, una miriade di strumenti differenti capaci di soddisfare, con caratteristiche diverse e diverso livello di complessità, le esigenze più disparate.
Proviamo a semplificare leggermente l’eterogeneità dell’offerta, osservando solo le macro-categorie e valutando quale acquisto possa essere quello più idoneo al soddisfacimento delle nostre esigenze.

Lo smartphone: camera inclusa, sempre con noi

L’alternativa, generalmente, più immediata ed economica è lo smartphone. Oggigiorno ve ne sono diversi, tutti dotati – o quasi tutti – di modulo fotografico piuttosto interessante. Vi sono camere più performanti, altre meno, ma un po’ ogni telefonino è in grado di sfornare fotografie piacevoli da guardare sul display e buone per essere condivise, con soddisfazione, sui diversi social network.

Fotografia Smartphone

Secondo i test di laboratorio del famoso sito DxOMark, i migliori smartphone fotografici sono, con 88 punti, il nuovo HTC 10 ed il nuovo Samsung Galaxy S7 Edge. Tanti megapixels – che, attenzione, non sono indice di buona qualità fotografica – e sensore piccino però rischiano di andare in crisi in situazione stressanti di tipo fotografico: le fotografie notturne, è risaputo, sono sempre una dannazione, e poter fotografare le stelle o il mare con quell’effetto setoso dell’acqua è pressoché impossibile con lo smartphone.

Il vantaggio è, con uno smartphone, di non doversi portare dietro un altro apparecchio elettronico, bensì avere in un solo strumento tutto il necessario: scattare fotografie, telefonare, navigare sul web e leggere i commenti degli amici invidiosi del nostro essere in vacanza!

Fotocamere compatte: tante, diverse

A chi non basta lo smartphone, senza scervellarsi nella ricerca di strumenti più complessi da utilizzare, potrebbe far comodo una fotocamera compatta. La fotografia, infatti, richiede fantasia e capacità d’osservazione, lo strumento non è tutto… anche una compatta può fare la differenza.

Ne esistono diverse tipologie, dalle più semplici e basilari, a quelle ben più complesse e ricche di features – le bridge, che generalmente sono categoria a se stante, possiamo includerle in questo ampio segmento di mercato, forse forzando un po’ la mano.

Compatta fotografia

Le camere compatte sono generalmente piccole, in dimensioni, e dotate di sensori migliori di quelli degli smartphone. Quelle più semplici, completamente automatiche, offrono una minima capacità di interazione – modalità automatiche, dedicate e personalizzabili – sintetizzando l’esperienza d’uso nel punta e clicca.
Quelle più ricche di modalità, come le bridge, offrono esperienze più complesse e complete: hanno più modalità di scatto, obiettivo più ampio, luminoso e con maggiore escursione focale, ma sono anche più pesanti e corpose. Prezzo, dimensioni e peso, insomma, variano a seconda della tipologia di fotocamera compatta che si vuole acquistare. Ne esistono anche versioni particolari, come quelle subacquee.

Mirrorless: performance e versatilità in poco spazio

Le Mirrorless sono le fotocamere che, in questi giorni, continuano a conquistare fotografi e amatori. Piccole, performanti, dotate di lenti intercambiabili, spesso impermeabili (tropicalizzate) sono la scelta di molti appassionati di fotografia che puntano alla qualità, senza volersi lasciar rallentare dal peso e dalle dimensioni delle classiche reflex.

Il sensore di una Mirrorless, generalmente, è più piccino di quello delle reflex, quindi soffre di maggior rumore fotografico. Ma non sempre, in verità, tutto è come ci si aspetta: esistono Mirrorless Full Frames, capaci di sopportare alti ISO e poca luce meglio di reflex classiche.

La forza delle Mirrorless è la compattezza del corpo macchina, la leggerezza e la presenza, comunque, di un sensore degno di nota. La maggiore ampiezza di quest’ultimo, infatti, garantisce, rispetto alle fotocamere compatte, migliori performance. In abbinamento agli obiettivi intercambiabili, poi, le possibilità si ampliano.
Indubbiamente il budget richiesto per un prodotto del genere cresce, ma non tutto è oro quel che luccica. Se le Mirrorless hanno pregi, hanno anche difetti: la batteria, essendo completamente elettronica la macchina, si scarica “rapidamente”; sono compatte in termini dimensionali, ma le lenti che montano non sono sempre altrettanto piccine; il prezzo è piuttosto alto.

Fotografia Sony

Per chi, invece, vuole investire somme ingenti, le Sony Alpha offrono performance paragonabili, e talvolta migliori, delle più blasonate classiche reflex.

Reflex: il sogno di tanti, la dannazione di molti

E infine le Reflex, macchine fotografiche che per molti sono un sogno, una dannazione per altri. Costose, ma neppure è sempre vero, complicate da adoperare – lo si dice, ma bisogna aver passione -, un investimento per il futuro e un continuo inseguimento tecnologico e culturale.
Negli ultimi anni la fotografia sta conquistando un ruolo di primaria importanza: tantissimi sono i negozi che propongono prodotti fotografici, ancor di più coloro i quali sfoggiano, ovunque, corpi macchina notevoli e la mole di fotografie che invade la rete è in continua espansione.

Le reflex, che si possono suddividere in APS-C e Full Frame, partono da un minimo di 300€ e superano, di gran lunga, i 3000€. Ve ne sono di diverse marche, con diverse caratteristiche e “vocazioni” particolari, ma richiedono, un po’ tutte, a chi si appassiona, investimenti cospicui in ottiche e accessori.

Le versioni entry level sono un ottimo compromesso: buone, economiche, se sfruttate adeguatamente sfornano scatti davvero sorprendenti. E, per chi non lo sapesse, sono utilizzabili anche in modalità automatica.

Fotografia Nikon Canon

Scegliere una reflex è un po’ come scegliere un percorso futuro: c’è da studiare, sia la parte tecnica per imparare a padroneggiare il mezzo, si la parte teorica, per sfruttare la macchina in modo opportuno senza sprecare il potenziale del corpo macchina. La fotografia, insomma, è arte… ma nulla vieta di divertirsi spensieratamente.
La differenza, nel mondo delle reflex, la fa il sensore: quelli APS (più piccoli, e spesso più densi) soffrono l’uso di ISO elevati, poca luce e, in genere, hanno maggior profondità di campo, a parità di apertura di diaframma, rispetto a quelli, più ampi, delle Full Frame. Ma ogni corpo macchina ha una propria vocazione: se, ad esempio, la Canon 7D Mark II è una macchina votata alla fotografia sportiva e alla caccia fotografica, la 6D – che invece è una Full Frame – dalla sua è spettacolare nella paesaggistica e nella foto ritrattistica. In casa Nikon, analogamente, la D500 è una APS-C dinamica e scattante, mentre la D810 affianca, solitamente, ritrattiti e fotografi da studio.

E voi, quale scegliereste?

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