29 Febbraio 2024 - 09:30

Francesco Panarella, l’attore di “Mare Fuori” parla del bullismo

L'attore ha dichiarato: "Ho cercato di dare a Cucciolo la voce che non avevo alla sua età"

Francesco Panarella

FRANCESCO PANARELLA BULLISMO – Francesco Panarella interpreta il ruolo di Cucciolo nella serie di successo Mare Fuori. Il personaggio, come molti telespettatori sanno, è segretamente omosessuale, ed entra in IPM con il fratello piccolo Micciarella (interpretato da Giuseppe Pirozzi). Dopo aver maturato l’ambizione di diventare uomo di camorra, decide di ribellarsi dai pregiudizi rivelando il suo orientamento sessuale.

L’attore, classe 2001 nato a Napoli, racconta del suo debutto sul piccolo schermo a Fanpage.it. Egli rivela che la recitazione è stata la sua ancora di salvezza e confessa di aver subito bullismo quando era più piccolo.

Francesco Panarella e il bullismo: le parole dell’attore

L’intervista di Fanpage.it si apre con le dichiarazioni di Francesco sul personaggio di Cucciolo. Per l’attore, questo ruolo ha permesso di portare un messaggio importante:

Con Cucciolo hai debuttato in una fiction di successo. Che cosa rappresenta il personaggio per te?  È stato d’aiuto per tante persone perché dà voce a chi non ne ha, esprime libertà. Invita ad avere coraggio di essere se stessi. Molti mi hanno scritto per ringraziarmi. Cucciolo rappresenta il grido di libertà che molte persone vorrebbero tirar fuori.

Poi parla del suo passato, di come la recitazione lo ha salvato dal bullismo che subiva, mettendo la rabbia che aveva dentro nel personaggio:

Ho letto in un tuo post su Instagram che “Recitare ti ha salvato”. In che modo? La recitazione è arrivata al momento giusto della mia vita. È stata un’ancora, mi ha aiutato a distrarmi dalla realtà. Sono sempre stato un ragazzino messo da parte, bullizzato. Ho preso la mia esperienza, la mia rabbia, e ho cercato di dare a Cucciolo la voce che non avevo alla sua età.

Parli di bullismo. Cosa ti è successo?  Sono sempre stato messo da parte, venivo chiamato ‘strano’. Ero timido, introverso, non sono sempre stato alto ed ero in sovrappeso. Non riuscivo ad inserirmi in un gruppo, ad essere accettato. Poi ho capito che dovevo accettarmi io in primis, prima che lo facessero gli altri. Lì stava la mia felicità. Quando ho iniziato a vivere sereno, si sono sbloccate tante cose, ho conosciuto amici veri. 

Infine Francesco lancia un messaggio a tutti coloro che sono vittime dei bulli, come lo è stato lui:

“Andrà meglio. Non fatevi sminuire da chi vi tormenta. Arriverà il giorno in cui il dolore che provate, vi renderà migliori. Non fateli vincere. Voi siete forti, loro sono i deboli.”

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