23 Luglio 2021 - 11:01

I Free Vax in piazza a Torino (con argomentazioni deliranti)

No Vax Free Vax

Sono contro la dittatura sanitaria e associano pericolosamente l’obbligatorietà del Green Pass all’Olocausto: i Free Vax in piazza

A poche ore dalla conferenza stampa del Premier Mario Draghi, che ieri sera annunciava l’obbligatorietà del Green Pass per partecipare a grandi eventi o per accedere a bar e ristoranti al chiuso, a Torino è esplosa la protesta dei No Vax, o meglio una loro variante: i Free Vax, coloro che si battono strenuamente per la libertà di scelta, salvo poi affrettarsi a specificare che no, il vaccino loro non lo fanno “non vogliamo essere schiavi del sistema”.

Circa cinquemila persone si sono radunate in Piazza Castello per protestare, armati di frasi eufemisticamente deliranti e rigorosamente senza mascherina, per protestare contro la “dittatura sanitaria” e rivendicare la loro scelta di non vaccinarsi.

“Siamo nati liberi, non ci serve un green pass per esserlo”, afferma qualcuno. Qualcun altro pericolosamente, e dimostrando d’altro canto di non avere alcuna coscienza storica, ardisce a mettere in parallelo gli orrori dell’Olocausto con la misura presa a prevenzione della salute pubblica dallo Stato italiano, il cui obiettivo è scongiurare qualsivoglia passo indietro, leggasi chiusura generalizzata come a Marzo 2020, nella lotta alla pandemia. Ancora, c’è chi mischia i piani del dibattito politico e azzarda un traballante manifesto programmatico per l’uguaglianza tra le persone: “E’ da respingere qualsiasi forma di discriminazione: per sesso, razza o vaccino”.

Mentre i Free Vax annunciano altre manifestazioni contro le nuove regole anti-contagio approntate dal Governo italiano, ricordiamo che il Green Pass sarà obbligatorio dal prossimo 6 Agosto. Per ottenerlo, bisognerà aver fatto almeno una dose di vaccino, essersi sottoposti a tampone antigenico (risultato negativo) entro le 48 ore precedenti l’evento a cui si vuole partecipare, o essere guariti dal Covid nei sei mesi precedenti.

Saranno i gestori dell’attività, ristoranti, bar, cinema, teatri a dover verificare che tutti gli avventori siano in possesso della certificazione verde: il mancato rispetto delle regole, si tradurrebbe in una multa, per avventore e gestore,  da 400 a 1000 Euro e nella chiusura dell’esercizio da 1 a 10 giorni.

E a chi vorrebbe la botte piena e la moglie ubriaca, “il vaccino non lo faccio e i tamponi costano troppo”, dicono, dopo aver speso cifre folli per un vestito che metteranno una sola volta e mai più nella vita, il Governo risponde intavolando una serie di accordi con farmacie e strutture sanitarie a che siano in grado di offrire a tutti i cittadini test antigenici rapidi a prezzi calmierati.