Fumi d’Artista nella Valle dell’Irno, quanto vale una vita?
Fumi d’Artista, il Comitato Salute e Vita si domanda (ad un anno dalla sua rinascita) quanto può valere una vita nella Valle dell’Irno
“A Salerno non solo Luci d’Artista: abbiamo anche i Fumi d’Artista”.
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Sono queste le parole ironiche con cui Lorenzo Forte, portavoce del Comitato Salute e Vita, ha commentato il primo anno dalla ri-nascita del comitato. Un anno fatto di lavoro e veleni, che è terminato riunendo tante famiglie proprio ieri pomeriggio, presso il Teatro Ghirelli, in un intento non autocelebrativo, bensì per ricordare un anno trascorso tra ‘lotte e speranze’.
“Il titolo di quest’assemblea è provocatorio: Quanto vale la tua vita? Ovvero, quanto vale la vita per la politica, per chi doveva tutelare la salute dei cittadini, per le Istituzioni?” ricorda Forte, che spiega: “In questi anni la vita di ogni singolo cittadino nella Valle dell’Irno non ha avuto un valore forte: chi doveva garantire il diritto alla salute non l’ha fatto. Per un anno abbiamo voluto collaborare con le Istituzioni e costringerle a fare il proprio dovere: le abbiamo incontrate, al Comune, in Regione e poi in Provincia, abbiamo incontrato il Vescovo di Salerno che si è impegnato e ha dato una mano forte, lavorando sul risveglio delle coscienze, insieme a don Marco Raimondo (parroco di Matierno-Cappelle-Pastorano) che ci ha dato anche una sede fisica, la sede in Via dei Greci”.
Ora, però, “il tempo sta per scadere: o si fa qualcosa che porta ad una soluzione concreta, oppure saranno attaccati tutti gli Enti indistintamente. Oggi, all’Assemblea, avevamo invitato tutti i 32 consiglieri comunali ribadendo l’inaccettabilità dell’indifferenza; ciononostante, ad oggi i consiglieri di tutti gli schieramenti non hanno ancora preso posizione”.
Con l’eccezione del consigliere regionale Donato Pica (Pd), che era presente in sala – in rappresentanza, tuttavia, proprio della Regione. “Abbiamo recuperato un rapporto di fiducia con l’Arpac” affermano Lorenzo Forte e Massimo Calce, commentando i risultati di un anno di proteste “grazie al commissario Vasaturo, ottenendo due nuove centraline di rilevamento a Fratte e in Via dei Greci, e abbiamo raccolto più di 3000 firme con il rinascente Comitato”.
La storia delle Fonderie Pisano è scorsa in un video che ripercorreva le diverse tappe della problematica territoriale: dalle prime inchieste nell’87, alla nascita del primo comitato nel 2004, al sequestro dei primi muletti e l’incontro con Provincia e CGIL. “Una partita difficile da giocare” ha precisato Antonio Bottiglieri, presidente della Fondazione Salerno Contemporanea, “ma doverosa: si può dire che è la partita della vita“. Oltre 100 famiglie, infatti, nella Valle dell’Irno hanno avuto ed hanno ancora gravi problemi non solo di tumori benigni e maligni, ma anche di allergie e affaticamenti respiratori.
“Da oggi il Comitato si trasforma in una vera e propria associazione” conclude Forte “così da potersi costituire anche parte civile in eventuali processi”. E l’assemblea ha celebrato l’instancabile attività dei cittadini con il prequel del docu-film “Land of Fires” di Carlo Fumo (tratto dal libro del professore Antonio Giordano, “Campania terra di veleni”) e il video “IYCA & Friends” realizzato dai musicisti della Young Concert Artists nell’Eastwest Studio di Hollywood, con dedica al Comitato Salute e Vita.
Foto a cura di Gianluca Mansi
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