23 Novembre 2015 - 15:52

Gender fobia, diversità e rispetto nel libro Papà, Mamma e Gender

Gender

Chi ha paura del gender? La bomba che è stata denunciata come una vera e propria frode culturale, viene analizzata e disinnescata da Michela Marzano

[ads1]

Gender. Una vera e propria bomba ad orologeria, sapientemente regolata sul timer della società italiana, cattolica, e conservatrice. Una cospirazione contro la sacra famiglia, un germe che farebbe ammalare di libertà sessuale le future generazioni. Attenzione!

Ma che cos’è la teoria gender? Lo spiega Michela Marzano in Papà, Mamma e Gender. Neanche a dirlo, uno di quei testi messi all’indice dei Libri Proibiti. Perché svelare la verità in un contesto socio-culturale ammantato d’ipocrisia è proibito.

Il cuore del libro, un discorso ben articolato che sfuma dalla sociologia alla filosofia, fino ad arrivare a temi caldi di attualità come l’omosessualità, omogenitorialità e le dichiarazioni del clero più illustre; è sostanzialmente un argomento evanescente. Esatto.

Pur facendo esempi di ottusità concreta, come spot pubblicitari che la mettono al rogo, si percepisce questa sua inconsistenza. Perché in realtà la teoria del gender non esiste. Essa è soltanto una grossa montatura delle destre religiose che, con (in)cosciente ignoranza, hanno mescolato teorie dei Gender Studies con l’omofobia, facendo leva sui cardini della società occidentale, patriarcale, e xenofoba.

gender

Gender fobia, diversità e rispetto nel libro Papà, Mamma e Gender

Alla luce della nota informativa circolata di recente nelle scuole, ovvero una specie di sondaggio tendenzioso nei confronti di genitori, terrorizzati all’idea che i figli potessero scegliere di che sesso diventare, il testo scandaglia minuziosamente, fino a scomporre e confutare, questa terrifica teoria del gender.

Confusione, ignoranza ed intolleranza si evincono dalla descrizione di questo Frankestein in tonaca, che impasta identità sessuale, orientamento sessuale ed eteronormalità. Perché si dà per scontato che l’eterosessualità sia la regola, e l’omosessualità oppure il transgenderismo siano la devianza, il male incarnato.

Così si diffondono messaggi che contraddicono palesemente quelle che sono le fondamenta della dottrina cattolico-cristiana come ama il prossimo tuo come te stesso. A meno che non sia gay.

Partendo dalla distinzione basilare tra sesso biologico e identità sessuale, elementi che non sempre coincidono nello stesso individuo, la questione maggiormente trattata nel libro riguarda i due fronti dell’essenzialismo e costruttivismo, cioè se l’identità sessuale sia innata oppure una costruzione sociale, derivata dalle aspettative in base al sesso di appartenenza.

Ma la teoria gender non è unicamente sesso. Ciò che in realtà si vorrebbe fare all’interno delle scuole non è convincere i bambini a cambiare orientamento; ma educare al rispetto ed alla valorizzazione della diversità, in un discorso che include anche la sessualità, ma che spazia ad altri segmenti come la prevenzione del bullismo, il rispetto della donna, l’omosessualità e qualsiasi alterità esistente.

Quello che spaventa maggiormente il popolo etero, secondo la Marzano, non è il desiderio sessuale in sé, ma quello rivolto a persone dello stesso sesso. E, in particolare, spaventa coloro che vedono la natura nel concetto binario di uomo-donna, che rivendicano stereotipi di genere come la donna super femminile, protettiva ed accondiscendente, e l’uomo sprezzante, coraggioso e rozzo. Sarebbero queste le catene di montaggio delle persone, omologandole in un’esistenza in serie.

La Marzano vuole infatti scardinare le dicotomie della società, per cercare di aprire il più possibile la coscienza sociale a nuove varianti di vita e di pensiero.

Questo libro è un vero manifesto di chiarezza, che scava fino all’osso nei controsensi di una società del si fa ma non si dice, che troppo facilmente si arroga il diritto di decidere della libertà degli altri di esistere.

E l’esistenza non è un problema di altro genere.

[ads2]