8 Ottobre 2018 - 13:23

Genova, sfollati scioperano: “Ridateci lavoro, strade e sanità”

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Genova: primo corteo degli sfollati dopo il crollo del Ponte Morandi avvenuto lo scorso 14 agosto

Genova: dopo il crollo del ponte Morandi, lo scorso 14 agosto, oggi si è tenuto il primo corteo di sfollati. La popolazione della Valpolcevera ha sfilato dal porto antico di Genova fino alla Prefettura. In piazza De Ferrari all’arrivo del sindaco Marco Bucci e del presidente della Regione Giovanni Toti sono scattati i primi “buuu” e i cori “Lavoro, strade, sanità”.

A seguito del disastro sono più di un migliaio le persone isolate residenti al nord. Nei quartieri di Certosa, Bolzaneto, Pontedecimo e nei cinque comuni dell’alta Valpolcevera molti esercizi commerciali sono rimasti chiusi e le persone hanno sfilato dietro lo striscione “Oltre il ponte. Liberate la Valpolcevera”.

“Non vogliamo bandiere o colori politici. Siamo semplici cittadini che vogliono denunciare l’isolamento del nostro territorio e proporre alcune soluzioni: siamo operai, commercianti, imprenditori, associazioni sportive” ha detto uno degli organizzatori, Carlo Di Bernardo.

A Toti e Bucci i manifestanti hanno un fazzoletto annodato per ricordarsi delle promesse fatte e una sveglia a Toti perché la Regione si dia una svegliata.

Ad attendere gli sfollati in prefettura, il ministro Danilo Toninelli; anche a lui è stato riservato un “regalo”. Si tratta di “un plastico della Valpolcevera: un muro, noi siamo dietro un muro!” hanno dichiarato gli organizzatori. Ad accompagnare l’iniziativa anche il brano The Wall dei Pink Floyd. “Se qualcuno ci identifica con un partito, abbiamo perso. Noi siamo cittadini, gli sfollati dei servizi. Bucci, aprici le strade! hanno urlato i manifestanti prima della partenza del corteo.

Incontro in Prefettura

In mattinata nel frattempo si è tenuto un incontro in Prefettura tra la commissaria europea, Violeta Bulc e il ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli.

La Bulc ha dettoL’Europa è pronta a fare la propria parte per aiutare Genova. Sono qui per tre ragioni importanti: onorare la memoria delle vittime e dare un tributo a tutte la famiglie che stanno soffrendo, discutere con il governo e le autorità locali della possibilità di rispondere ai bisogni della popolazione, offrire una panoramica dei mezzi e degli strumenti che l’unione europea può offrire”.

La risposta di Toninelli: Questa è l’Europa che ci piace, che ascolta le necessità e i bisogni del territorio”; il ministri ha anche promesso che il decreto Genova, non ancora arrivato in Parlamento, “sarà migliorato” e ha invitato “a non contestarlo perché è scritto con il cuore e con la testa”.

Con ironia il governatore della Liguria, Giovanni Toti avrebbe aggiunto:Speriamo sia scritto anche con il cervello. Il dl consentirà al commissario Bucci di poter lavorare bene senza occuparsi degli eventuali ricorsi”.

C’è stato anche un intervento di Salvini che ha affermato: Se uno è intelligente è disposto a migliorare e aggiungere. E’ chiaro che anche nel Dl Genova se c’è bisogno che i soldi agli sfollati arrivino subito questo deve essere scritto chiaramente”.