15 Febbraio 2019 - 14:19

Gilet gialli: finalmente spunta la verità sui progetti per il Governo

Gilet Gialli

Christophe Chalencon, uno dei leader dei gilet gialli, ha finalmente svelato la verità sulla “rivoluzione”. E minaccia l’intervento dei paramilitari

Nessuna rivoluzione si realizza, senza l’appoggio di qualcuno di più “influente“. Sembra che questa politica l’abbiano inaugurata ufficialmente anche i gilet gialli, che svelano finalmente il loro profilo più “conservatore” e invocano una vera e propria rivoluzione. Il problema, però, è che questa operazione dovrebbe svolgersi con l’aiuto dei paramilitari, un po’ sui modelli delle dittature sudamericane che devastano il territorio del “Nuovo Continente”. A confermarlo, è stato Christophe Chalencon, uno dei leader dell’organizzazione, che ha incontrato anche Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista.

Abbiamo delle persone, dei paramilitari, pronti a intervenire perché anche loro vogliono far cadere il Governo. Oggi è tutto calmo ma siamo sull’orlo della guerra civile. Lo so che rischio molto. Posso prendermi una pallottola in testa in qualsiasi momento. Ma me ne f***o. Resto fermo nelle mie convinzioni. Perché se mi ficcano una pallottola nella testa il popolo… Macron finirebbe sotto la ghigliottina. Siamo arrivati a un tale livello di scontro, oggi, che se mi colpiscono cade anche Macron. Perché il popolo irrompe nell’Eliseo e distrugge tutto. Lui, sua moglie e tutta la cricca. Siamo in tanti così. Ne colpisci uno… abbiamo delle persone, dei paramilitari, pronti a intervenire perché anche loro vogliono far cadere il Governo. Oggi è tutto calmo ma siamo sull’orlo della guerra civile. Quindi si trovino delle soluzioni politiche molto rapidamente, perché dietro ci sono delle persone pronte a intervenire da ovunque.” ha dichiarato Chalencon.

Sì, saranno proprio dei paramilitari. Sì, dei paramilitari. Delle persone che si sono ritirate dall’esercito e che sono contro il potere. Questo può anche essere inquietante, ma voi non vi rendete conto. Macron ha paura. Per questo vi dico che ha paura. Molta paura.” ha poi concluso.

Parole forti, che gettano ombre sulla “rivoluzione francese“.

La rivoluzione che parte da destra, di nuovo

In effetti, vi erano già state le prime avvisaglie nel momento in cui un partito come il Movimento 5 Stelle, affiliato alla Lega, ha dichiarato di voler affiliarsi ai gilet gialli. Ora, però, ci sono le effettive conferme, sebbene siano dichiarazioni da prendere con le pinze.

Chalencon, nella sua dichiarazione, ha fatto capire una cosa sacrosanta. Come nei casi più celebri, dietro una rivoluzione si nasconde sempre e comunque il potere. E questo potere, in questo caso, è rappresentato dai paramilitari, che son tutto fuorché un vero e proprio simbolo di libertà e giustizia. Il modello, è chiaro, è quello delle dittature sudamericane, non proprio un vero esempio di democrazia, soprattutto alla luce di quanto successo ultimamente in Venezuela.

Dunque, a questo punto, ancora una volta, dietro la rivoluzione “popolare” di facciata, si nasconde un impeto ultraconservatore che incomincia seriamente a far paura all’Europa. La faida populista cresce sempre di più e si arricchisce, ora, di un nuovo partecipante. I gilet gialli, che finora si erano sempre professati come modello di rivoluzione non violenta, indipendente, slegata dai poteri sovrani, ora si ritrovano faccia a faccia con la loro realtà.

Realtà che è una sola, e che riguarda un vero e proprio schiaffo alla democrazia. L’intervento dei paramilitari non era previsto da nessuno, ma a quanto pare l’organizzazione rivoluzionaria francese, questa volta, intende fare sul serio. E Macron dovrebbe seriamente cominciare a preoccuparsi e (probabilmente) anche a cedere.